Alessandro Mazzoli ha firmato il “Memorandum di Viterbo”. Si chiama così il documento sottoscritto a conclusione del VII Forum internazionale dell’informazione per la salvaguardia della natura - tenutosi la scorsa settimana alla Domus La Quercia – che sarà consegnato al summit mondiale sul clima a Copenhagen.
“E’ da due anni – ha ricordato il presidente – che la Provincia collabora con Greenaccord per l’organizzazione del forum. Un appuntamento di particolare rilievo che abbiamo voluto si svolgesse a Viterbo, perché si tratta non solo di un convengo ma di un evento culturale che parla a tutto il mondo del futuro del mondo stesso. Nel tentativo di fronteggiare la fase di recessione e di costruire un progetto virtuoso di crescita, i temi dello sviluppo compatibile con l’ambiente tornano ad essere centrali e, ci auguriamo, a restare nell’agenda politica internazionale. Molto dipende, però, dalle politiche messe in atto da ogni singolo ente”.
“Come Provincia, abbiamo puntato – ha detto Mazzoli - su un modello di sviluppo sostenibile, basato sugli investimenti nel campo delle energie rinnovabili, sull’incremento della raccolta differenziata, sulla valorizzazione dell’agricoltura di qualità. Ripartire dopo la crisi è l’occasione per ridisegnare le priorità dell’agenda decisionale. L’aver sottoscritto con convinzione l’appello da consegnare ai grandi del mondo che si riuniranno a breve in Danimarca sottolinea la nostra convinzione che occorra intervenire in maniera sinergica e senza ulteriori perdite di tempo per salvaguardare la Terra”.
Di seguito, il testo della risoluzione sottoscritta “Gli scienziati, i giornalisti e coloro che hanno testimoniato durante il Forum di Viterbo la loro esperienza diretta dei cambiamenti già in atto chiedono ai partecipanti alla conferenza di Copenhagen di definire una road map concordata e vincolante per una totale decarbonizzazione dell’economia mondiale entro il 2050, nella quale ciascun Paese deve assumersi le sue responsabilità in base alle emissioni prodotte e al proprio livello economico. Essi, a loro volta, si impegnano a collaborare per diffondere una corretta informazione sui rischi dei cambiamenti climatici e per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di contribuire alla soluzione dei problemi, adottando le necessarie modifiche negli stili di vita”.
- Uno Notizie Viterbo - Lazio -
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