Tutela della costa e dei corsi d’acqua e la lotta per il contrasto al consumo di suolo, ma anche iniziative di cultura con particolare attenzione ai giovani. Sono queste le tematiche che animano la sezione di Italia Nostra Latina.
“L’erosione della costa da Torre Astura al promontorio del Circeo, quest’anno in modo macroscopico”, commenta Maria Teresa Accatino è una emergenza costante che ci troviamo ad affrontare. “Le cause – aggiunge - sono dovute, oltre che alle mareggiate, all’esaurimento delle sacche di ripascimento, al dilavamento delle acque provenienti dalla strada che costeggia la duna e la divide in due parti - una verso il mare, una verso i laghi costieri - bloccandone anche il naturale movimento. Altre problematiche – commenta ancora Accatino – riguardano il diffuso inquinamento, anche se non eclatante, dei principali corsi d’acqua, in particolare del Fiume Astura al quale è stato dedicato l’evento dei Paesaggi Sensibili 2019, la tradizionale campagna nazionale di Italia Nostra”.
Una
attenzione particolare da parte di Italia Nostra Latina è rivolta ai numerosi
episodi di “sottrazione di terreno agricolo che lascia il passo a ville
unifamiliari e abusivismo. Un processo – sottolinea la presidente – che ha
prodotto la scomparsa di vaste zone agricole, creando un insediamento diffuso,
che, oltre al grande consumo di territorio, largamente al di sopra della
media nazionale, ha provocato anche gravi fenomeni di inquinamento dei corsi d’acqua
e di conseguenza delle acque marine. Si tratta – precisa ancora – di uno dei
maggiori e irrisolti problemi urbanistici, e non solo per Latina.
L’insediamento diffuso, peraltro, si rileva economicamente inefficiente,
socialmente iniquo, ambientalmente dannoso oltre che insostenibile nella misura
in cui consuma troppe risorse naturali, in primo luogo il suolo, creando uno
spazio privo di identità ed obbligando ad un uso sempre più massiccio dell’auto
con conseguente inquinamento ambientale”.
Massima attenzione viene riservata poi da Italia Nostra Latina alle aree protette. “La gestione del Parco Nazionale del Circeo è sufficientemente soddisfacente con esclusione del sito di Fogliano, inserito nell’elenco dei beni da tutelare della Lista Rossa, campagna nazionale di Italia Nostra, le cui problematiche sono complesse. In grande ritardo è tuttavia l’attuazione del piano di assetto del Parco”, spiega Accatino. Il borgo di Fogliano è oggetto della battaglia che la Sezione sta conducendo da molti anni con incontri, lettere e convegni affinché l’area venga organizzata con una gestione controllata (regolamentazione dei parcheggi, introduzione di piccoli servizi,…), considerato il grande affollamento dei cittadini di Latina che la utilizzano come parco pubblico per passeggiate ristoratrici. Si è ottenuto il risultato del restauro del Casino inglese, circa 12 anni fa e mai completato con conseguente nuovo degrado del delicato manufatto in legno. Inoltre da tempo sosteniamo l’accorato appello per un difficile restauro della Villa Caetani che versa in un profondo degrado.
Riguardo
il Monumento Naturale delle risorgive del Monticchio - risultato ottenuto dalla sezione nel 2015,
dopo aver presentato uno studio dell’area e un’importante mostra fotografica -
per Italia Nostra Latina non si è verificata “una evoluzione, in attesa
dell’acquisto dell’area, privata e in fallimento, da parte del Comune di
Sermoneta”.
L’ambiente ed il paesaggio che ricadono nel territorio seguito dalla sezione di Italia Nostra Latina è particolarmente di pregio. “Oltre ai Monumenti Naturali delle risorgive del Monticchio e della Cava dei Dinosauri a Sezze, di recente istituzione, nel nostro territorio abbiamo quello di Ninfa e Pantanello (Cisterna), Camposoriano (Sonnino-Terracina) e Torrecchia Vecchia (Cisterna), perfettamente gestiti”.
Alcune problematiche restano tuttavia irrisolte. “Non è stato mai istituito il parco richiesto sin dal 1971 per l’ecosistema dei Monti Lepini, insieme ai suoi centri antichi. Ci preoccupa Il fragile sistema della duna e dei laghi costieri - ricadenti nel Parco Nazionale del Circeo - rilevanti zone umide comprese nella Convenzione di Ramsar per la variegata e importante presenza di uccelli migratori”.
Preoccupazione è data anche la condizione di alcuni centri storici. “Prevale un diffuso degrado nel patrimonio edilizio dei centri collinari, tra l’altro popolati da persone di nazionalità non europea che trovano in questi centri affitti ragionevoli. Di conseguenza i proprietari non sono propensi alla ristrutturazione e risanamento”. Tra i centri meglio conservati, secondo Italia Nostra Latina, vanno annoverati Sermoneta, Bassiano, Maenza.
Anche la pubblica illuminazione con interventi invasivi vengono monitorati da Italia Nostra Latina. “Molte rotonde specialmente nei borghi – commenta Maria Teresa Accatino - sono state dotate di lampioni di forma vistosa, discutibile, stridenti in confronto con le architetture rurali e semplici dei borghi. Nella città di Latina si stanno sostituendo i corpi illuminanti con semplici e sobri lampioni a led. 14”. Buona è la collaborazione con le altre associazioni locali, “con le quali – dice Accatino - si collabora ampiamente sui temi di comune interesse”, così come sono buoni i rapporti con le istituzioni, anche se le istanze e progetti presentati, se pur presi in considerazione e apprezzati, molto spesso non hanno poi seguito. “Alcune istanze presentate negli anni passati – osserva l’esponente di Italia Nostra Latina - sono rimaste ampiamente disattese”.
Si lavora poi alla salvaguardia del patrimonio arboreo. “Ci sono sicuramente alcuni esemplari che potrebbero essere definiti monumentali. Nota è la quercia secolare vicino al Convento di San Francesco (Cimitero) a Sermoneta. Il Comune di Bassiano ha inoltre collaborato in passata ad una ricognizione di alberi monumentali inviando la lista degli alberi ricadenti nel territorio comunale. In pianura, sopravvivono pochi residui della foresta planiziale, di cui dovremmo fare un censimento”.
In generale il patrimonio arboreo continua ad essere su territorio sotto attacco. “Sicuramente in questi ultimi anni il territorio si è notevolmente impoverito di alberi ad alto fusto. Nel tempo sono sparite quasi tutte le fasce frangivento dovute principalmente a tagli da parte dei proprietari di terreni prospicienti canali e strade, poi per eventi climatici eccezionali. Gli eucalipti sono tutti malati. Si sono poi verificati massicci tagli in città di pini e platani dovuti a pericolosità e malattie”. Lo studio presentato lo scorso anno sullo stato delle essenze arboree del Parco Pubblico Falcone e Borsellino ha rilevato un impoverimento di circa 80 alberi ad alto fusto negli ultimi 20 anni, tra quelli tagliati e quelli morti per malattie.
Non mancano da parte di Italia Nostra Latina iniziative di carattere culturale come la recente mostra monografica dedicata alla straordinaria figura di Filiberto Sbardella, annoverato tra gli artisti più eclettici del Novecento italiano.
Italia Nostra Lazio peraltro continua a guardare ai giovani. In questa direzione va il recente Concorso di idee “Giovani ingegni di verde e di arte”, rivolto ai ragazzi dai 18 ai 35 anni e agli studenti del quinto superiore il cui termine di partecipazione è stato prorogato, a causa dell’emergenza coronavirus in atto, al 31 ottobre 2020.
Si può partecipare proponendo idee per piccole aree urbane (città e borghi) libere o di risulta (aiuole, spicchi di verde abbandonato o insignificanti, angoli di parcheggi, parcheggi desolati) con soluzioni tipo: opzioni verdi (alberature, urban jungle, pareti verticali, filari d’alberi, etc.); istallazioni funzionali; opere d’arte; punti di socializzazione (panchine, giochi…); trasformazione di alberi caduti o secchi in arredo urbano, opere d’arte…; grandi o piccole fioriere da posizionare in luoghi strategici; ogni proposta utile ad eliminare il degrado e a migliorare il decoro urbano.
Italia Nostra Latina
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