Bolzano, progetto "Car Is Over", una proposta di regolamentazione del traffico
auto-motociclistico sui passi dolomitici intorno al gruppo Sella per l'estate
2023.
Le Dolomiti sono uniche al mondo e continuare a sfruttarle
snaturando ciò che Madre Natura ci ha donato significa depauperare un tesoro inestimabile,
con conseguenze che si ripercuoteranno anche e soprattutto sulle generazioni
future che vi abiteranno. Incrementare gli impatti antropici senza far nulla
per impedirlo è a parer nostro un atto di lesa maestà.
E’ intorno a questo tema che stanno lavorando i componenti del
Comitato Scientifico del Progetto “Car Is Over”: Luigi Casanova Storico
esponente e presidente onorario di Mountain Wilderness, Diego Cason Sociologo
del turismo e della pianificazione territoriale, Michil Costa Oste,
imprenditore, presidente della Maratona dles Dolomites e autore di FuTurismo-Un
accorato appello contro la monocultura turistica, Stefano Dell’Osbel Architetto
promotore della ferrovia lungo la Val Cordevole e Riccardo Dello Sbarba.
In un coro uniforme sostengono la campagna per tutelare il
patrimonio delle Dolomiti facendo un passo indietro per farne subito tre
avanti, per il bene di tutti. Le norme europee, statali e provinciali e gli
accordi internazionali impongono a ogni popolazione di intervenire contro il
degrado ambientale nel territorio in cui vive. Ovvero, ognuno è responsabile della
conservazione della natura a casa propria.
Da qui nasce per il
Comitato Scientifico l’esigenza di iniziare ad agire tutti insieme in questa
direzione partendo da un' azione piccola e concreta: sperimentare, già dalla prossima
estate, la regolamentazione del traffico dei passi intorno al gruppo del Sella
- Pordoi, Sella, Gardena e Campolongo. Un’azione corale con l’auspicio che, nel
silenzio dei passi, tutti possano riscoprire il canto delle Dolomiti, soffocato
nei giorni d’estate dal rombo assordante dei motori e pensare a un futuro di
prospettive rosee come l’enrosadira, il fenomeno dell’arrossamento delle cime
dolomitiche, insegna.
Proprio per questo è stato scelto il rosa per dare colore ad
un emblema che si vorrebbe fosse di tutti. Il futuro non è nello sfruttamento
esasperato del territorio, ma nel ritrovare la gioia oltre il consumo, in un
silenzio che è canto, respiro, amore per la vita e la natura. Quindi, amore per
noi stessi, in un appello a ricordarci quanto siamo piccoli, per poter pensare davvero
in grande, spegnere i motori ed accendere se stessi.
Le criticità dovute al traffico esasperato sui passi
dolomitici nei mesi estivi sono già da tempo evidenti. Lo stress acustico e l’inquinamento
atmosferico si fanno sentire con il traffico eccessivo, l’affollamento
smisurato. L’inquinamento a tutti i livelli impatta negativamente sulla qualità
della vita presente e futura degli abitanti di queste terre, animali e piante
compresi. Gli abusi e le mancanze di rispetto si palesano di fronte
all’indisciplina e alla pericolosità di chi ritiene le strade dei passi
dolomitici circuiti di gara. I rifugi vengono intesi come fast food e a causa
dell’enorme passaggio mordi e fuggi, i ristori sui valichi in estate rischiano
di diventare un accumulo di immondizia, cartacce e plastiche disseminate nel
territorio.
Non è questo il modello turistico ed enogastronomico al
quale si vuole puntare. Anche il silenzio è perduto; pedalare e camminare sulle
Dolomiti è un sogno ambito nel mondo da milioni di persone. Cicloturismo e
turismo lento sono trend in continua crescita ed il pesante traffico di auto e
moto che nei mesi estivi affligge i passi dolomitici inficia negativamente
l’esperienza. Si vuole così far diventare il giro intorno al Sella
un’esperienza senza auto a beneficio di una mobilità alternativa (bicicletta su
tutto), meno impattante e comunque remunerativa.
Grazie ad un’accessibilità regolamentata sui passi, gli
ospiti si distribuirebbero anche in zone non direttamente a ridosso dei passi e
i luoghi di soggiorno si amplierebbero, con beneficio per le popolazioni
locali, ponendo un limite al fenomeno dell’arricchimento di paesi sul grande
raccordo anulare dolomitico e agevolando le località più defilate e quindi povere
e svantaggiate. Il progetto nasce per non dire addio alla possibilità di
diventare uno dei parchi naturali più grandi e famosi al mondo, un’opportunità da
non smarrire.
Il progetto pilota per la regolamentazione del traffico sui
passi dolomitici intorno al gruppo del Sella nell’estate 2023 prevede due ore
di chiusura al traffico automobilistico e motociclistico tutti i giorni dalle 10
alle 12, domenica e festivi inclusi fino al 24 settembre. Due ore
possono sembrare poche, ma in realtà hanno un potere simbolico molto
istruttivo. Un’azione che vuole porsi in continuità ai vari progetti
territoriali delle singole valli, supportando e rafforzando il percorso verso
la riduzione dell 'impatto ambientale, spronando le istituzioni ad agire
celermente a vantaggio di residenti e turisti.
Similmente a quanto accade nei centri storici delle città;
l’assenza di auto e moto porta beneficio alle attività commerciali, ai
cittadini, agli ospiti, rendendo più belli quei luoghi dalla rilevante
importanza turistica.
I coordinatori del progetto: Serena Rela, Francesco Ricci e
Marlene Zanotti auspicano anche controlli sulle strade dalle 9 alle 20; i controlli dovrebbero comprendere velocità, emissioni sonore,
parcheggio in aree con divieto e trasgressioni del codice della strada in
generale.
Hanno aderito al progetto: Altreconomia, Associazione
Dislivelli - Montagne in rete, CAI Alto Adige Südtirol, Climate Action South
Tyrol, Dachverband für Natur-und Umweltschutz – Federazione Ambientalisti Alto
Adige - Lia Provinziela per defender la Natura, Fridays For Future South Tyrol,
Gruppo Insilva, Heimatpflegeverband Südtirol, Italia Nostra Trentino, Landesleitung
AVS - Alpenverein Südtirol, Lia per Natura y Usanzes, Maratona dles Dolomites, Nardelli
Michele, Mountain Wilderness Italia e Simbiosi.
Laura Testa
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