Catanzaro - Rifiuti radioattivi in mare: allarme in Calabria per le navi affondate nel mar Tirreno con rifiuti radioattivi - Correva l’anno 2006 e precisamente nel mese di gennaio che l’associazione ambientalista Fare Verde Onlus attraverso la sua sede calabrese, a seguito delle risultante emerse dall’indagine condotta dal dott. Francesco Greco, sostituto procuratore di Paola, nell’ambito dell’inchiesta Nettuno, aveva pubblicamente denunciato la gravità della situazione ed il pericolo per la salute dei cittadini-consumatori.
Il 24 gennaio venivano inviate, mediante lettera Raccomandata A/R, al Ministero della Salute ed a quello delle Politiche Agricole richieste di intervento e di monitoraggio attraverso “attente analisi atte a determinare la quantità e la natura delle sostanze disciolte nelle acque attraverso prelievi in prossimità del punto di affondamento delle navi e a profondità variabili oltre all’analisi tossicologica dei pesci che vengono pescati nell’area al fine di determinare l’eventuale grado di avvelenamento delle specie e la loro eventuale tossicità e pericolosità per la salute umana.”. A tali lettere non è mai seguita alcuna risposta.
Se nel 2006 qualcuno aveva tacciato la denuncia di Fare Verde come “facile allarmismo”, alla luce dei fatti emersi in questi giorni, è evidente come il problema fosse stato sottovalutato ed insieme ad esso la gravità delle situazioni ad esso connesse; la denuncia messa in atto da Fare Verde è l’ennesima riprova di un modo serio, attento e concreto di tutelare la Calabria, i calabresi e tutti i cittadini che amano trascorrere le loro vacanze sugli splendidi litorali calabresi. La sede regionale della Calabria di Fare Verde chiede che vengano condotti approfonditi studi ed indagini conoscitve, mediante l’impiego di idonei strumenti di analisi che sono ampiamente disponibili, al fine di determinare natura e quantità degli inquinanti presenti all’interno di queste navi affondate e, soprattutto, il livello di tossicità indotto nei pesci e che, pertanto, entra nella catena alimentare umana.
Fare Verde sostiene pienamente la meritoria attività della Procura di Paola nel combattere tali abominevoli crimini che colpiscono ognuno di noi, riservandosi di costituirsi Parte Civile nei procedimenti contro eventuali responsabili che saranno identificati a seguito delle indagini.
Il Presidente Regionale Fara Verde per la Calabria
Francesco PACIENZA
- Uno Notizie Calabria ( Catanzaro ) -
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