VITERBO (UnoNotizie.it)
Lago di Vico, ieri in Provincia si è riunito il tavolo tecnico per discutere dello stato delle acque e degli interventi da intraprendere per la salvaguardia dell’ambiente e della riserva di acqua potabile.
La riunione ha visto la partecipazione di tutti i tecnici coinvolti nel monitoraggio (Istituto superiore di sanità, Asl, Arpa, Università della Tuscia), che hanno presentato i dati preliminari dei primi sei mesi di campionamenti. Da questi dati, ancora da ufficializzare, emerge una situazione ambientale che merita una forte attenzione. Se, infatti. l’andamento dei livelli di inquinamento fosse confermato fino alla fine dell’anno, si prospetterebbe un sensibile peggioramento della qualità delle acque rispetto allo scorso anno. Anche la presenza delle alghe desta qualche preoccupazione tra i tecnici che stanno registrando un anomalo accrescimento delle specie.
“I dati presentati dagli istituti di ricerca, seppur preliminari - afferma l’assessore all’Ambiente, Tomino Piazzai - dimostrano come fosse necessaria questa approfondita attività di monitoraggio sostenuta dall’assessorato. Questi risultati ci obbligano a porre notevole attenzione alla gestione delle acque del lago, per garantire la salvaguardia dell’ambiente e la tutela della salute dei cittadini che usano il bacino per le attività ricreative o per ricavarne acque potabili”.
Per quanto riguarda il controllo delle fonti di inquinamento, l’assessorato all’Ambiente ha già avviato, in collaborazione con i Comuni di Ronciglione e Caprarola, la verifica di tutti gli scarichi che si riversano nel lago, per controllare il corretto smaltimento dei reflui.
La riunione è poi proseguita con le organizzazioni di categoria degli Agricoltori della caldera del Lago di Vico allo scopo di avviare fattivamente una riconversione delle colture verso pratiche meno impattanti. “Gli agricoltori - prosegue Piazzai -“sono gli attori principali per la gestione di questo territorio, e si stanno dimostrando sensibili alle richieste di adottare nuove tecniche che da un lato siano all’avanguardia e più rispettose dell’ambiente, e dall’altro consentano di non ridurre il reddito di questo importante comparto economico, cercando anzi di valorizzare un prodotto che sia di qualità”.
“Devo solo rammaricarmi - conclude Piazzai -“ per l’assenza di alcune organizzazioni, che non si rendono conto che questo tavolo di confronto vuole essere un’importante occasione per lo sviluppo sostenibile di un territorio di altissimo valore naturalistico, turistico ed economico”.
Le attività del Tavolo tecnico proseguiranno con la selezione delle migliori tecniche colturali da adottare nei noccioleti e in Regione Lazio per la ricerca delle misure finanziarie opportune per la sovvenzione delle attività.
- Uno Notizie Viterbo -
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