MATERA (UnoNotizie.it)
Da una prima lettura dei Decreti VIA - che autorizzano due mega-centrali termoelettriche a Salandra (Basento Energia | 400 MW) e Pisticci (Sorgenia | 800 MW) - la OLA (Organizzazione Lucana Ambientalista), Coordinamento apartitico territoriale di Associazioni, Comitati, Movimenti e Cittadini, si evidenzia la fretta con cui si è voluto dar via libera alla realizzazione di queste due opere, collegate ad infrastrutture tecnologiche quali gasdotti, elettrodotti ed opere viarie. I due Decreti VIA, oltre ad essere lacunosi, rimandano la “patata bollente” alla Provincia di Matera ed alla Regione Basilicata.
Infatti, per l’autorizzazione VIA alla Società Energia SpA - oggi divenuta Sorgenia SpA del Gruppo CIR di Carlo De Benedetti - rilasciata dal Ministero Ambiente di concerto con il Ministero dei Beni Ambientali e Attività Culturali, sono state ignorate le osservazioni ed i pareri contrari prodotti dal Comune di Pisticci, dal Comitato contro la Centrale in Val Basento, dall’Amministrazione Provinciale di Matera Gruppo Udc, dal Comune di Ferrandina, dal Comitato di opposizione alla costruzione della centrale elettrica, dal Comitato dei Cittadini contro la Centrale, dall’Associazione MP3, dal Comune di Bernalda e dalla Regione Basilicata.
Dalla lettura del Decreto VIA per la mega-centrale di Pisticci si evidenziano due gravi lacune legate alle prescrizioni ministeriali, che subordino la messa in esercizio della centrale termoelettrica alla verifica di ottemperanza da parte del Ministero dell’Ambiente dell’adozione della Regione Basilicata del Piano di Risanamento di Qualità dell’Aria, ai sensi del Decreto Legislativo 351/1999, anche in relazione alla macro-area. In parole povere, anche in assenza del Piano di Risanamento di Qualità dell’Aria, il Ministero dell’Ambiente ha autorizzato comunque l’opera, prevedendo poteri sostitutivi nel caso la Regione Basilicata non vi provveda entro tempi certi.
Il secondo elemento, che la OLA desume dall'analisi del Decreto VIA, evidenzia una grave superficialità alla base dell’autorizzazione. Il Ministero dell’Ambiente rilascia (vedasi punto 9) parere positivo ad una centrale che insiste su un’area ricadente all’interno del Sito di Bonifica di Interesse Nazionale, ricadente nell’area industriale della Val Basento, per la quale non esistono al momento dati sull’inquinamento, considerando che lo stesso Ministero dell’Ambiente, attraverso la Direzione VIA - diretta dall’ingegnere lucano Bruno Agricola - prescrive alla Regione Basilicata di redigere una campagna d’indagine sullo stato della qualità dei suoli, delle acque sotterranee e l'estensione della contaminazione, da definire d’intesa con il Ministero dell'Ambiente, Direzione Ribo. Il Decreto, però, non specifica chi dovrà provvedere all’eventuale bonifica, dal momento che il Ministero dell’Ambiente ha cancellato i fondi per la bonifica della Val Basento.
Analogamente, il Decreto VIA per la Centrale di Salandra rimanda al rilascio della certificazione di “avvenuta bonifica” del sito contaminato - da parte dell’Amministrazione Provinciale di Matera - e, come la nostra Organizzazione evidenziava prima, alla redazione ed approvazione da parte della Regione Basilicata del Piano di Risanamento di Qualità dell’Aria ai sensi del Decreto Legislativo 351/1999. E con le elezioni amministrative alle porte la patata bollente rischia di scottare chi la tocca.
OLA [Organizzazione Lucana Ambientalista]
website: www.olambientalista.it
blog: www.olambientalista.it/corporateblog.htm
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