PORTO TOLLE-ROVIGO (UNONOTIZIE.IT) Presso il Tribunale d’Appello di Venezia, sentenza d’appello in merito ai ricorsi della società Enel dopo la sentenza penale di condanna in 1° grado, del 31 maggio 2006 del tribunale di Adria (Rovigo).
Come si ricorderà alcuni personaggi ai vertici Enel furono condannati a seguito dell’ inquinamento ambientale della centrale di Polesine Camerini a Porto Tolle.
Il processo in Tribunale ad Adria si concluse il 31 marzo 2006 con la sentenza di condanna dei quattro principali indagati, dopo aver stabilito che la centrale di Polesine Camerini inquinava sulla base delle varie testimonianze e delle consulenze dei Ctu . Furono condannati gli ex amministratori delegati del colosso energetico Francesco Luigi Tatò e Paolo Scaroni, insieme agli ex direttori dell’impianto termoelettrico Carlo Zanatta e Renzo Busatto.
Il procedimento si concludeva con la sentenza n.192/2006 del 31/3/2006, dep. il 22/9/2006, a carico di Carlo Zanatta, Paolo Scaroni, Francesco Tatò e Luigi Busatto. (Tribunale di Adria)
Dalle risultanze processuali emergeva con certezza che SO2, NOx e polveri sottili erano stati emessi in grande quantità dalla centrale elettrica di Polesine Camerini a Porto Tolle e che tali emissioni avevano comportato il danneggiamento dell’ambiente circostante, delle colture e perfino di parti di abitazioni e addirittura di cose esposte agli agenti atmosferici.
Dopo sei udienze svoltesi all’interno dell’aula bunker di Mestre, si è giunti alla sentenza d’appello che nonostante assolva gli ex amministratori delegati e riduca la pena per Busatto e Zanatta, condanna questi ultimi due anche a numerosi risarcimenti in danno.
Soddisfatti della sentenza cittadini e comitati che si sono battuti per avere giustizia e legalità.
In Veneto, a Porto Tolle, presenti anche i rappresentanti del Comitato dei Cittadini Liberi di Tarquinia e del Movimento No-coke Alto Lazio, giunti da Civitavecchia e dalla fertile Maremma Etrusca.
Dopo questa sentenza si rafforza in Italia il “Coordinamento Nazionale contro il Carbone”.
COMITATO DEI CITTADINI LIBERI
MOVIMENTO NO-COKE ALTO LAZIO
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