GENOVA (UnoNotizie.it) - I Verdi prendono una netta posizione contro l’ipotesi di catturare e sterminare gli scoiattoli grigi che il Ministero dell’Ambiente si appresterebbe a mettere in atto attraverso un protocollo di intesa, come da dichiarazioni alla stampa del Direttore del Ministero Aldo Casentino.
La presenza, ormai quarantennale, nei Parchi di Nervi di questi piccoli animali non è da considerarsi certo dannosa, al contrario un richiamo e un’attrattiva per i visitatori, non è in competizione con lo scoiattolo rosso poiché questo ultimo non è presente in tale contesto, inoltre l’area del parco è limitata e ben controllabile rendendo improbabile un’espansione all’esterno, come esposto in uno studio del 2001 dell’Istituto nazionale della fauna selvatica, proprio per conto del Ministero dell’Ambiente.
“Chiedo al Sindaco di Genova e all’Assessore all’Ambiente della Regione Liguria Franco Zunino di non ratificare nessun accordo con il Ministero dell’Ambiente - interviene Cristina Morelli consigliere regionale e responsabile nazionale del Gruppo diritti animali dei Verdi - poiché si tratterebbe di un atto non giustificato e non legittimo poiché si tratta di fauna selvatica non cacciabile, oltre che essere un esempio di violenza verso animali incolpevoli.
Il Comune di Genova deve mantenere alta l’attenzione verso gli animali anche in questo caso, come per l’esempio positivo della Casa degli animali, come chiede la maggior parte dei genovesi.
Inoltre scriverò una lettera al Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo - conclude Cristina Morelli - puntualizzando tutti i motivi, giuridici ed etici, per non procedere nella strada intrapresa.
In caso contrario siamo pronti a mobilitare i cittadini e le associazioni animaliste per impedire la cattura e l’uccisione, oltre che avvalerci di tutti gli strumenti giuridici per intervenire a difesa di questi piccoli animali.”
Si ricorda infine che gli scoiattoli grigi, originari degli Stati Uniti, sono stati introdotti dall’uomo in Italia negli anni ’40 e a Genova negli anni ’60, unica presenza ligure nei Parchi di Nervi dove sono ormai parte integrante di un habitat, accettata dalla cittadinanza e in particolare dai bambini, così come succede ad esempio nei parchi di Londra.
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