MONSANO (ANCONA) - (UNONOTIZIE.IT) - “Il Comune di Monsano è uno dei più virtuosi e più attenti delle Marche nelle politiche ambientali- dalla gestione dei rifiuti al risparmio energetico – e questo progetto è una nuova dimostrazione di come dalle piccole comunità e dalle piccole azioni quotidiane si possano ottenere grandi risultati di cui beneficia soprattutto la salute dei cittadini. Un esempio inoltre di come si possa collaborare costruttivamente tra istituzioni che hanno obiettivi condivisi.” Così l’assessore regionale all’Ambiente,
Erano presenti, tra gli altri, anche l’assessore provinciale all’Ambiente, Marcello Mariani, il dirigente del Servizio Ambiente e Paesaggio della Regione, Antonio Minetti e il direttore dell’ARPAM, Gisberto Paoloni. Ma in questa vicenda si apre ora anche un altro fronte di carattere legale: l’acquisizione dell’area che verrà bonificata. Sembra infatti che il sito ex industriale sia stato messo all’asta per la vendita dopo la procedura fallimentare della proprietà Venturi e il Comune sarebbe invece interessato ad acquisirla come area di pubblica utilità. L’assessore Amagliani ha assicurato la massima disponibilità della Regione Marche ad assistere il Comune per aprire una vertenza legale e rendere automatica questa procedura di acquisizione da parte di un ente pubblico danneggiato in tale misura. “ E’ al limite del paradosso – è stato il commento di Antonio Minetti – che tante risorse pubbliche, quindi di tutta la comunità, servano per bonificare un’area che poi per cavilli giuridici potrebbe essere acquistata per pochi spiccioli da un privato. Andrebbe accertato forse se responsabilità penali da danno ambientale non precludano, e sarebbe auspicabile, una vendita diretta.“
“Monsano - come ha ricordato lo stesso sindaco - ha subito per circa 30 anni una delle più rilevanti situazioni a livello europeo di inquinamento delle falde acquifere da cromo esavalente, dalla fine degli anni ’60 fino al 2001. Un danno ambientale gravissimo causato dallo sversamento nei fossi di sostanze tossiche causato da un’industria del settore della cromatura dei metalli - la RCD prima e
Come si ricorderà, tra le aree a rischio è compresa quella di Ancona, Falconara e Bassa Valle dell’Esino per la quale il Consiglio Regionale delle Marche nel
“La Provincia di Ancona – ha detto l’assessore provinciale Marcello Mariani, ricordando che Monsano è l’unico comune della provincia ad avere la certificazione ambientale Emas - ha il ruolo di accertare il completamento degli interventi di bonifica, messa in sicurezza, nonchè la conformità degli stessi al progetto approvato e si è già impegnata con un contribuito di 218 mila euro.” La quota invece a carico del Comune di Monsano ammonta ad 74 mila euro. Gli interventi – come ha spiegato il progettista Gianni Napoleone - sono divisi in tre stralci funzionali, oltre ad una fase propedeutica per acquisire elementi di analisi e mettere a punto attività sperimentali. Operazione che il Comune ha già iniziato con l’avvio delle procedure per la realizzazione dello stralcio iniziale del progetto, necessaria ai fini della progettazione esecutiva e quindi all’appalto delle opere che dovranno concludersi entro il 2010. ( ad’e)
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