“Fori e Appia Antica, 3.800 ettari; Veio, 7.000 ettari in area romana; Gabii, 300 ettari; Centocelle, 120 ettari: sono almeno 11.000 ettari costituenti il sistema archeologico che compone l’identità di Roma, il nostro “vero petrolio”. Davanti a tutto questo ben di Dio, che senso ha individuare un cosiddetto “parco tematico della romanità”, del tutto artificiale rispetto alla maestosa presenza archeologica dei meravigliosi luoghi della Roma antica? –dichiara Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio-
Eppure, nonostante, questa realtà l’Amministrazione comunale persiste in una pericolosa idea di dare vita a parchi di ristoranti e giostrine del tutto avulsi dalla storia della città. Basta speculazioni e cemento sull’agro romano, per valorizzare Roma ed il turismo al centro dell’agenda devono esserci i luoghi archeologici della città, nello stesso modo con il quale la stessa Amministrazione ha fatto deliberando proprio oggi nuovi stanziamenti per la valorizzazione ed il recupero dell’area di Gabii, a partire dalla cacciata delle macchine dai Fori Imperiali e dal Colosseo, cosa che nessuna precedente amministrazione ha avuto il coraggio di fare.”
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