Attivisti Greenpeace non più pirati ma teppisti, ultime news Russia - Commentando la notizia che l'accusa di pirateria contro gli "Arctic 30" - i 30 detenuti di Greenpeace detenuti in Russia da più di un mese - è stata fatta decadere e sostituita con quella di teppismo, Vladimir Chuprov di Greenpeace Russia ha detto: "Gli Arctic 30 non sono più teppisti di quanto non fossero pirati. Questa è un'altra selvaggiamente sproporzionata che può portare fino a sette anni di carcere. Essa rappresenta niente di meno che un assalto al principio stesso della protesta pacifica. Questi uomini e donne coraggiosi si sono recati nell'Artico armati di niente di più del desiderio di far luce su un business spericolato. Essi dovrebbero stare con le loro famiglie, non in una prigione a Murmansk".
"Noi contesteremo le accuse, inventate, di teppismo così come abbiamo fortemente contestato le accuse di pirateria. Entrambe sono frutto di fantasia, senza alcun rapporto con la realtà. Gli Arctic 30 hanno protestato pacificamente contro la pericolose attività di trivellazione petrolifera di Gazprom e dovrebbe essere liberi".
"Il Comitato Investigativo dice anche che alcuni attivisti potrebbero essere accusati di uso della forza contro pubblici ufficiali, accusa che può comportare fino a dieci anni di carcere. Greenpeace ha 42 anni di storia di attivismo del tutto pacifico: è una diffamazione a buon mercato accusare gli Arctic 30 di fare qualcosa di diverso che protestare pacificamente. Gli attivisti sono arrivati alla piattaforma petrolifera a bordo di una nave dipinta con una colomba e un arcobaleno. La nostra nave è stata sequestrata da uomini con coltelli e pistole, mentre gli attivisti alzavano le braccia. Dovrebbero essere rilasciati immediatamente".
Fonte: Ufficio stampa Greenpeace