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Roma ancora una volta l'AMA non punta sul porta a porta per
aumentare
la differenziata. Per capirlo basta leggere
le decine di pagine della gara per “nove sistemi interrati
adibiti
al conferimento dei rifiuti” nel quartiere di
Torrino-Mezzocammino,
pubblicata il 2 ottobre con scadenza 19 novembre e ora prorogata
al
17 dicembre, che Legambiente chiede di stoppare immediatamente.
Una
nuova scelta sbagliata, secondo Legambiente, dopo l'intenzione
manifestata di spendere 25 milioni di quelli erogati da Regione
e
Ministero Ambiente per nuovi contratti full-time per 1.500
persone, e
il progetto del nuovo modello del Municipio IV dove solamente
30mila
persone passeranno al porta a porta e sarebbe prevista una
raccolta
dell'organico con un enorme cassonetto stradale.
“E'
assurdo, piuttosto che puntare subito sul porta a porta in un
quartiere nuovo come il Torrino, l'AMA vuole spendere un milione
e
mezzo di euro per cassonetti a scomparsa sotterranei, una
tecnologia
costosa e dannosa per una differenziata ben fatta -afferma
Cristiana Avenali,
direttrice di Legambiente Lazio-. Pur di fare dispendiosi appalti
non
si sa più cosa inventare, quando nell'area scelta gli spazi sono
talmente ampi che permetterebbero di fare la raccolta
differenziata
domiciliare porta a porta con una estrema facilità, con sacchetti
semi trasparenti per tutte le frazioni e bidoncini per l'organico.
Piuttosto che avvicinare al cittadino la differenziata per
renderla
più facile, AMA sceglie un altro nuovo modello che rende tutto più
difficile. Una follia, nel bel mezzo della crisi discarica, quando
bisognerebbe davvero puntare su riduzione e riuso e mettere al
centro
la differenziata, mentre di scandali assurdi in AMA ne spunta uno
al
giorno. Dopo tutti gli
esperimenti già falliti come ad esempio il duale, chiediamo
l'immediato ritiro della gara e lo stop al progetto, per
realizzare
invece un serio porta a porta.”
La
motivazione della scelta sarebbe quella di “una notevole riduzione
del numero dei cassonetti presenti a livello stradale, una minor
frequenza della raccolta dei rifiuti, una migliore qualificazione
dell’arredo urbano e l’assenza di cumuli di rifiuti in prossimità
dei cassonetti.” L’appalto ha ad oggetto la fornitura e posa in
opera di 9 sistemi interrati adibiti al conferimento dei rifiuti
ed
alla movimentazione di compattatori e la fornitura di 9
compattatori
monopala, da installare nel comprensorio di tipo residenziale,
denominato Torrino-Mezzocammino (...), oltre al servizio di
manutenzione per la durata di 24 mesi.
Leggendo
le decine di pagine del capitolato e del disciplinare si
evidenziano
una infinità di inutili complicazioni
:
“gli impianti proposti dovranno in ogni caso essere in grado di
intercettare qualsiasi tipologia di rifiuto, compresi i rifiuti
multi
materiale, carta e plastica, immesso manualmente dall’utente
attraverso le bocche di conferimento poste sulla superficie
dell’isola ecologica”, “la capacità delle bocche di carico
dovrà essere non inferiore a 110 lt.”, “il sistema si deve
trovare all'interno di una fossa (vano di contenimento) e la
piattaforma superiore deve collocarsi allo stesso livello del
manto
stradale”, “a
comando, il sistema si deve poter sollevare, portando la
piattaforma
inferiore a livello stradale, per consentire l’operazione di
prelievo del compattatore pieno e posizionamento di un
compattatore
vuoto.” Ovviamente
si richiedono specifiche per i ricambi del complicato sistema come
“cataloghi ricambi e listino prezzi per ogni componente
costituente
il sistema interrato, opportunamente codificato, in modo da
permettere l’identificazione univoca del singolo componente nonché
listino prezzi per ogni componente costituente il compattatore
scarrabile”.
Addirittura, vista la particolarità della tipologia
di impianto, “farà
parte integrante della fornitura un corso di addestramento
destinato
agli operatori di AMA”,
“un corso per gli operatori delle attrezzature (60 operatori) in 3
gruppi da 20 operatori, con almeno un’ora/operatore”, “un corso
per gli addetti alla manutenzione dei sistemi interrati (40
addetti)
in 4 gruppi da 10 addetti/corso con almeno 3 ore/addetto”, “un
corso per gli addetti alla manutenzione dei compattatori (40
addetti)
in 4 gruppi da 10 addetti/corso con almeno 3 ore/addetto.”
“Ma
qual è la progettazione complessiva del servizio di raccolta
differenziata del comprensorio Torrino-Mezzocamino? Da cosa
nasce
secondo l'AMA la necessità di realizzare le nove isole
ecologiche a
scomparsa? -si domanda
Cristiana Avenali,
direttrice di Legambiente Lazio-. In questi sistemi di norma per
ogni
postazione è possibile raccogliere solo un tipo di rifiuto
differenziato, a meno che non si voglia mischiare tutto
sottoterra,
allora c'è da chiedersi come si vogliano raccogliere le altre
tipologie o se i cittadini dovranno girare tra i vari cassonetti a
scomparsa per trovare quello giusto, con una notevole distanza da
percorrere.
Oltre ai costi di fornitura e posa in opera, poi, AMA
dovrebbe spiegare i costi di gestione nel tempo di questi impianti
che possono avere ovviamente dei guasti, visto che nel canone
d'appalto è compresa la manutenzione per i soli primi 24 mesi.
Insomma nuovi
cassonetti sottoterra, nuovi camion, nuovi corsi di formazione,
ma a
che pro? Tanto più, che la stessa AMA ha già detto che nel 2013
il
XII municipio passerà al porta a porta in applicazione del Patto
per
Roma. Un motivo ulteriore per non buttare questi soldi senza
raggiungere alcun risultato, in un quartiere in costruzione,
dove a
regime ci saranno 14.000 abitanti e adesso ce ne saranno circa
6.000
che dovrebbero passare subito al porta a porta.”