Rifiuti Roma, Malagrotta, ultime notizie - La decisione del Commissario Sottile è presa. La futura discarica provvisoria di Roma si farà a Monti dell'Ortaccio e questa zona rischia di continuare a pagare il peso di scelte scellerate rispetto alle quali non si vede un’inversione di tendenza – lo dichiara Alessio Conti, Capogruppo della Lista Civica nel Consiglio del Municipio Roma XV. Ancora una volta, i cittadini della Valle Galeria vedono allontanarsi le promesse di una riqualificazione, intrappolati in una contingenza lesiva della salute e dell’ambiente.
Intanto, le dichiarazioni da parte di Comune, Regione e Provincia non fanno altro che confermare che la firma del Patto per Roma, avvenuta il 7 agosto scorso tra il ministero per l’Ambiente, il commissario delegato per il superamento dell’emergenza ambientale, la Regione Lazio, la Provincia di Roma e Roma Capitale, all’interno del quale sono contenute le linee guida da seguire per evitare l’emergenza rifiuti, è stata solo uno strumento bipartisan di marketing politico-elettorale per le prossime elezioni amministrative. Il risultato è un documento spoglio di qualsiasi elemento innovativo ed in controtendenza rispetto a quanto viene fatto nel resto del mondo, che ignora di fatto che il futuro è proiettato verso un altro sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti.
Mettendo da parte il triste gioco del totosito, che ha tenuto banco nei mesi scorsi, la verità è che la situazione dei rifiuti a Roma è in una totale impasse. Anzichè invocare l'emergenza rifiuti solo quando si tratta di dare indicazioni sul dove costruire una nuova discarica, bisognerebbe copiare quello che in altri Paesi è realtà, ovvero dotarsi di una politica sui rifiuti che dica un no chiaro alle discariche, anche provvisorie, ed allo sversamento del “tal quale” al loro interno ed un altrettanto chiaro no all’incenerimento come processo di chiusura del ciclo dei rifiuti, puntando, al contrario, su riduzione, riuso e riciclo. D'altra parte ne sono ben consapevoli i cittadini di Roma con la delibera d’iniziativa popolare “Roma verso rifiuti zero”, depositata il 6 Giugno che, forte di quasi 12.000 firme (più del doppio del necessario), fornirebbe una soluzione definitiva e sostenibile in linea con quanto fatto da città come San Francisco, Camberra e Buenos Aires.
L'indicazione del Commissario Sottile riguardo alla nuova discarica provvisoria diventa il simbolo della noncuranza verso il territorio e verso i cittadini, accusati ingiustamente di sindrome di Nimby e della negazione di qualsiasi impegno concreto verso una riorganizzazione dell'intero sistema di gestione dei rifiuti. Ancora una volta la scelta è stata quella di favorire quello che è ormai universalmente noto come "il Re dei Rifiuti", Manlio Cerroni, che nel frattempo discute per una nuova proroga della stessa discarica di Malagrotta per continuare a smaltire i rifiuti non trattati (che per legge non possono più essere gettati in discarica così come sono), in attesa che i nuovi impianti progettati vengano attivati. Oltre il danno la beffa, quindi. Una nuova discarica e la vecchia che continua a pieno regime.
Adesso la palla passa alla conferenza dei servizi ma l'esito è praticamente dato per scontato. Nel frattempo i cittadini di stanno organizzando per portare avanti la protesta, che di fatto non è mai scemata. Mentre è già attivo un presidio permanente informativo e contro la discarica, è in preparazione una fiaccolata per il prossimo 4 settembre, alla quale parteciperò a fianco di comitati e cittadini.