Edilizia e rifiuti, cosa si nasconde dentro le costruzioni, ultime notizie Treviso - Con cosa sono costruite le opere pubbliche, i nuovi edifici, le abitazioni, le infrastrutture? La risposta più immediata sarebbe il cemento e invece, ci finisce dentro di tutto. A Treviso è stata recentemente demolita un’abitazione costruita con le ceneri tossiche di un inceneritore.
L’abbattimento dell’edificio si è reso necessario, perché lo stabile era stato costruito con il cosiddetto “magrone”, un cemento di qualità scadente in cui erano stati aggiunte ceneri, diossine, metalli pesanti, sostanze tossiche e nocive che avrebbero dovuto essere smaltite in discariche speciali e che invece erano finite nei muri di una quella casa.
La responsabilità è dell’azienda che ha venduto il cemento al costruttore, ma il sistema è ben più complesso, non si tratta di un caso isolato.
Lo smaltimento di rifiuti è da anni un mercato estremamente appetibile per le Ecomafie che hanno capito come ricavarne ingenti gaudagni, mentre i rifiuti speciali vengono spostati da un capo all’altro del bel paese in attesa di un adeguato smaltimento.
Il problema toccherebbe gran parte delle abitazioni costruite dagli anni ’80 in poi e non sarebbe una questione limitata al sud Italia perché le ecomafie hanno diramazioni tentacolari molto estese, che gli permettono di estendere i propri traffici fin negli Stati Uniti.
Sono i consumi ormai prodotti in quantitativi enormi e in buona parte velenosi, a partire dagli alimenti scaduti a determinare una situazione preoccupante, in cui sono necessarie cifre ingenti per lo smaltimento degli stessi rifiuti. Cifre che ormai nessuno, neanche lo Stato può permettersi di sborsare, lasciando campo libero al riciclo illegale e abbandonando i cittadini ai pericoli insiti nella costruzione di nuovi termovalorizzatori, destinati allo smaltimento di rifiuti tossici e installati a ridosso dei centri abitati.