Tarquinia, ultime news - Non si ferma l’azione di controllo e repressione della pesca di frodo da parte delle Guardie Ittiche Ambientali dell’A.i.p.a. Associazione italiana pesca ambiente di Tarquinia, che questa volta dopo alcune attente indagini hanno ‘beccato’ un pescatore con la rete all’interno del fiume Marta, dove questo tipo di esercizio è assolutamente vietato. Al pescatore infatti le Guardie hanno contestato la violazione facendo rispettare la Legge regionale 87/90 in materia di pesca, eseguendo una pesante sanzione amministrativa, proseguendo poi al sequestro della rete usata per esercitare la pesca in modo illegale.
L’azione degli addetti alla vigilanza ittica che svolgono funzioni di ‘polizia giudiziaria’, è il frutto di continue indagini, svolte con appostamenti e raccolta delle prove su questa pratica illecita. Viva soddisfazione per questa nuova azione delle guardie è stata espressa anche da molti pescatori in ‘regola’ che quotidianamente vogliono passare qualche ora sulle rive del fiume Marta. E’ proprio grazie alle recenti segnalazioni di alcuni di loro, che stanchi di vedere ‘depredato’ il fiume da una pesca abusiva hanno fornito i dettagli delle persone che di nascosto usano le reti nel principale fiume di Tarquinia.
Dall’A.i.p.a. fanno sapere che le indagini sui principali fiumi del litorale quest’estate non si sono mai fermate e continueranno ancora per il regolare rispetto dell’esercizio della pesca e dell’ecosistema delle acque interne. Tra l’altro secondo la legge, le guardie ittiche ambientali volontarie provinciali, oltre ad avere la vigilanza sulla pesca con azioni di polizia giudiziaria, la loro competenza si estende anche ad altre leggi regionali tra le quali il controllo della circolazione fuoristrada, la raccolta dei prodotti del sottobosco, la tutela della fauna minore, sull’apicoltura, la flora erbacea arbustiva e altre normative sulla tutela ambientale e controllo degli abbruciamenti in ambito boschivo. Comunque quest’ultima azione in materia di pesca abusiva svolta sul fiume Marta segna ancora in modo inequivocabile, la professionalità con cui le guardie ittiche svolgono i numerosi servizi di controllo nelle acque interne della provincia di Viterbo.
Alessandro Sacripanti