Maremma, Autostrada tirrenica, scoppia conflitto di interessi, ultime notizie Grosseto - "È come far passare un' autostrada sul Lungarno di Firenze" dice Giuliano Amato, che a Orbetello è di casa e anche presidente onorario del circolo tennis. Gli abitanti della Maremma, invece, lasciano perdere le metafore e vanno per le spicce con i blocchi del traffico lungo l' Aurelia, come quello organizzato ad Albinia. Si mormorava da tempo ma adesso è ufficiale: c'è un nuovo capitolo nella storia senza fine dell'autostrada Tirrenica, quella che dovrebbe attraversare la Toscana per collegare i due monconi rimasti appesi a Civitavecchia e Rosignano. Fino a due mesi fa i giochi sembravano fatti con un percorso da costruire ex novo nell'entroterra toscano. Ma il progetto che la Sat, Società autostrada tirrenica, ha presentato a Regione ed enti locali è un altro.
Dalla campagna viene spostato lungo la costa e, in sostanza, si sovrappone alla vecchia statale Aurelia. Altro che variante Fanfani, come venne chiamata la deviazione nel progetto dell' autostrada del Sole per passare ad Arezzo, città dell' allora segretario della Dc. In questo caso non vengono cambiati pochi chilometri ma l' intero tracciato. Perché questa scelta? Dalla Sat dicono che non c' entrano le proteste dei tanti vip, come Alberto Asor Rosa, che avevano parlato di scempio della campagna toscana. Anche se adesso fa un certo effetto vedere che da quelle parti, in località Giardino, ha casa pure Luigi Bisignani, l' uomo che reggerebbe i fili della P4. No, il vero motivo è che il tracciato nuovo costerebbe molto meno di quello originario. Con il rischio, però, di un altro scempio: uccidere tutte le attività - dai campeggi ai ristoranti, dagli agriturismi ai bar - che negli anni si sono moltiplicati ai lati di quella che dal Sorpasso di Gassman in poi resta pur sempre la strada degli italiani in vacanza.
Da sempre favorevole al progetto, il presidente della Toscana Enrico Rossi vede di buon' occhio anche il nuovo tracciato costiero. Ma ad una condizione: «Che dove il percorso è troppo vicino ai centri abitati vengano studiate delle varianti per non tagliare in due i paesi. C' è il caso di Orbetello, ma non è l' unico». Il governatore chiede anche di trovare una soluzione per la viabilità locale, creando della complanari che corrano lungo i fianchi della nuova autostrada. Accorgimenti che, naturalmente, farebbero salire i costi. Sarà possibile? Appena due mesi e mezzo fa i due terzi di Sat sono stati ceduti da Autostrade per l' Italia ad un pacchetto di investitori che va dal Monte Paschi di Siena al gruppo Caltagirone. Un' operazione che ha portato nella casse della holding Atlantia 67.7 milioni di euro con una plusvalenza, cioè un aumento di valore, pari a 40 milioni.
Ma se i soldi contano sempre nella scelta finale peserà moltissimo Antonio Bargone, ancora saldissimo nel suo clamoroso conflitto di interessi. Dalemiano storico (il risottino di Porta a porta venne mantecato proprio nella cucina del suo appartamento di Testaccio), già sottosegretario ai Lavori pubblici per marcare l' allora ministro Di Pietro, Bargone è il presidente del consiglio d' amministrazione della Sat. Ma dalla fine del 2010, con un compenso annuo di 214 mila euro lordi, è anche commissario straordinario del governo per la costruzione della Tirrenica. Chi deve costruire e gestire l' autostrada è la stessa persona che, per conto del governo, deve vigilare sulla realizzazione dell' opera e accelerarne i tempi. Un doppio cappello che, a livello locale, ha provocato le proteste di Sel, il partito di Vendola, e Italia dei valori che in Parlamento ha presentato anche un' interrogazione ancora senza risposta. Con un aggravante: Bargone è stato nominato da Altero Matteoli, ministro delle Infrastrutture e a suo tempo sindaco di Orbetello. Lo hanno definito un conflitto di interessi a testata multipla.
Lorenzo Salvia
"dal Corriere della Sera"