“Lasciateci lavorare” - Così dicono gli amministratori di Ronciglione a coloro che contestano il loro comportamento che hanno nei confronti dei cittadini rispetto l’informazione corretta che avrebbero dovuto tenere rispetto il problema dell’inquinamento del lago di Vico e l’acqua potabile: lasciateci lavorare. Per la verità ancora finora abbiamo visto dichiarazioni e manifesti. E’ pur vero che il Comune di Ronciglione ha speso 175.000 Euro per la sistemazione degli impianti di filtrazione dell’acqua proveniente dal lago. Una cifra enorme che però non ha risolto il problema della potabilizzazione dell’acqua.

Alla riunione indetta dall’associazione Ronciglione Viva svoltasi il 30 aprile presso la Banca di Credito Cooperativo, gremita di cittadini, erano presenti sul palco, il colonnello Massaro comandante del Centro NBC di Civitavecchia e del Centro NBC di Ronciglione (Centro Chimico o meglio La Città della Chimica), il parlamentare europeo Davide Sassoli,  il consigliere regionale Giuseppe Parroncini,  gli assessori all’ambiente Lazzaroni e Giorgi dei Comuni di Ronciglione e  Caprarola, la dottssa Cintoli dell’ARPA LAZIO, il Dr. Scarfò dirigente della Riserva naturale e i responsabili dell’associazione RonciglioneViva,  Dezi e Magnasciutti.
Naturalmente tutti  hanno dichiarato la loro disponibilità perché il problema venga affrontato e risolto.

La riunione è filata liscia, salvo qualche interruzione del pubblico, che forse avrebbe voluto maggiormente approfondire sulle iniziative e i tempi necessari per il risanamento. Non sono mancate le proposte di coinvolgimento delle associazioni ambientaliste formulate dagli amministratori comunali, che sono sembrati finalmente consapevoli della gravità della situazione. Naturalmente queste, dovranno essere verificate in concreto, visto che da tempo le associazioni chiedono di essere informate e d’informare correttamente i cittadini sullo stato dell’inquinamento del lago e sulla potabilità dell’acqua distribuita.

L’ intervento del prof. Orlandelli ha riportato ordine nelle priorità, dicendo testualmente: “ voglio dal punto di vista medico drammatizzare la situazione. Abbiamo degli acquedotti avvelenati. L’alga rossa e l’arsenico hanno un’azione cancerogena. Occorre mettere un fine temporale a questa situazione.  L’aspetto medico viene prima di tutto” .

Dal prof. Nascetti, Docente di Ecologia, e dirigente del Laboratorio di Monitoraggio Ambientale, dell’Università Agraria di Viterbo, è venuto il grido d’allarme sulla prossima certa morte del lago e sulla necessità di prevenirla. Ha anche detto di aver dato alle istituzioni da tempo,  la disponibilità dell’Università per studiare seriamente il problema, in particolare analizzare i sedimenti per individuare tutti i metalli pesanti, che sono stati ritrovati nei carotaggi effettuati al centro del lago. Ha affermato che le direttive della Unione Europea ci invitano alla bonifica delle acque entro il 2015. Ha inoltre detto che in quella data verranno bloccate tutte le attività economiche, anche perché il lago sta andando verso la classe 5a che è quella massima di inquinamento.

Il Prof. Francesco Drago ha messo in evidenza come sarebbe stato possibile attingere finanziamenti dai fondi strutturali europei  e si è detto sconcertato del fatto che Sindaci, Regione, Provincia, non abbiano attivato nulla, per risolvere il problema del progressivo inquinamento del lago e della conseguente non potabilità dell’acqua.

L’on. Sassoli ha detto di essere disponibile a che finanziamenti idonei dall’Europa possono venire, purché ci sia la richiesta e l’interesse dei Comuni. Ha anche detto che la cosa più importante della riunione odierna è quella che da oggi può iniziare una fase di trasparenza.  Stesso intervento è stato svolto dal consigliere regionale  Giuseppe Parroncini che ha dato la sua piena disponibilità.

Anche gli assessori Lazzaroni e Giorgi di fronte all’evidenza della drammatica situazione del lago, sono finalmente divenuti consapevoli e hanno fatto aperture verso le associazioni ambientaliste, anche se poi alla  richiesta di informazione seria e corretta sulla potabilità dell’acqua distribuita, cosa che ancora tarda a venire, che è stata formulata da Chiricozzi,  l’assessore Lazzaroni, contrariato o forse per scherzare,  non ha trovato altre parole che quella di dire: “lasciateci lavorare”. Chiricozzi ha anche invitato alla vigilanza a che alle parole seguano i fatti ed ha richiesto ordinanze vere di proibizione dei concimi chimici e diserbanti in tutta la conca del lago e non solo nella fascia di 30 metri,  ha inoltre ricordato prossime le iniziative del comitato per l’acqua potabile: 1-incontro con il Prefetto di Viterbo per rappresentare il malcontento dei cittadini sulla non corretta informazione;   2- continuazione della raccolta delle richieste di rimborso del canone acqua 2008 e 2009; petizione con raccolta di firme perché intervengano i Ministri dell’Ambiente, della Sanità e il Parlamento italiano.

Vista, comunque, la consapevolezza della gravità della situazione dimostrata da tutti gli intervenuti e il cambio di registro effettuato dalle amministrazioni comunali di Ronciglione e Caprarola, che ora sembra abbiano abbandonato la contrapposizione e  non negano più la presenza dell’inquinamento del lago e la non potabilità dell’acqua distribuita,  la riunione va comunque valutata positivamente dalle associazioni culturali, ambientaliste e dei consumatori, così come hanno espresso i responsabili dell’associazione Ronciglione Viva  e Giometti presidente del Circolo Legambiente lago di Vico che ha anche annunciato la riunione, che si svolgerà il 13 maggio 2010, per capire il contributo del Centro Chimico nell’inquinamento del lago, con presente Gianluca De Feo giornalista e scrittore del volume “Veleni di Stato”, che in alcuni capitoli affronta il ruolo avuto da questo sito militare o Città della Chimica.


Raimondo Chiricozzi
Comitato per l’acqua potabile
Via Resistenza, 3 Ronciglione   Tel. 0761 959182 Tel. Fax 0761 626736–368 3065221
email: comitato.acqua.potabile@gmail.com


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