La
riunione al Ministero dell'Ambiente, convocata a dicembre per
discutere dell'Osservatorio Ambientale prescritto dal decreto VIA
della centrale a carbone di TVN, ha visto i sindaci di Civitavecchia,
Allumiere, S Marinella e Tarquinia impegnati a contrastare la
bocciatura del “loro”
Osservatorio
da parte del Ministero dell'Ambiente.
Il tentativo dei 4 (il quinto, quello di
Tolfa era assente) è andato male.
È pur vero che l'intervento
ministeriale è tardivo, però la bocciatura c'è stata.
La lettura
del verbale di quell'incontro è sconcertante.
La riunione è aperta
dall'Ing. Agricola del Ministero dell'Ambiente il quale afferma la
necessità di costituire l'Osservatorio Ambientale prescritto dal
Decreto VIA, perché quello dei sindaci non va bene.
Due pagine dopo
lo stesso Agricola chiarisce che “ ... tale
Osservatorio [quello
dei sindaci nds],
non solo non comprende, tra i partecipanti, tutti i soggetti
individuati nella prescrizione del decreto VIA oggetto della
convocazione, ma è
stato costituito su basi giuridiche e fattuali diverse.
...”.
Il primo a replicare è il sindaco di Tarquinia che
“rappresenta
il proprio disappunto per quanto contenuto nella nota di convocazione
che ha determinato grande clamore nella stampa locale. Ritiene non
corretto che il Ministero ritenga non costituito l'Osservatorio
Ambientale
...”; e aggiunge “Di
tale Osservatorio ... non fanno parte i ministeri che però vengono
richiamati in causa per tutti i controlli che vorranno effettuare”.
Moscherini ripete cose simili e anche gli altri sindaci esprimono
contrarietà all'iniziativa ministeriale.
Più volte Agricola
risponde e conferma le stesse ragioni e conclude il proprio
intervento affermando un principio che il buon senso dei cittadini ha
sempre difeso l'osservatorio
non può essere finanziato con i soldi dell'inquinatore,
aggiungendo che il Ministero provvederà alla spesa con fondi
dedicati.
Nessuno
dei sindaci tornando a casa ha sentito il dovere di dare questa buona
notizia alla popolazione.
Quel
giorno al Ministero è accaduto un altro fatto rilevante.
Incurante
della manifesta contrarietà dei 4, era presente anche il sindaco di
Cerveteri Gino Ciogli, uno di noi, che ha rivendicato, anche a nome
del sindaco di Ladispoli, il diritto di partecipare all'Osservatorio.
Presenze importanti per contrastare la centrale di TVN,
pluridenunciata dai cittadini consapevoli che nell'Alto Lazio si
muore troppo di tumori e leucemie e chiedono ormai una sola cosa: la
centrale a carbone deve essere spenta e demolita.
Ai
sindaci scendiletto ricordiamo che non avranno tregua e per le loro
colpe non perderemo memoria.
Al resto penseranno i magistrati.
Comitato
dei Cittadini Liberi
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