A Tarquinia è iniziato il monitoraggio autonomo dell'aria voluto dai cittadini e presto saranno disponibili i primi risultati.
Dopo decenni di tranquillizzanti silenzi, che hanno contribuito a riempire i reparti di oncologia degli ospedali regionali, sarà possibile conoscere la qualità dell'aria che respiriamo, diritto negato dal mancato funzionamento delle centraline di rilevamento dell'Osservatorio Ambientale e dagli scarsi controlli di ARPA Lazio.
Grazie all'amore per la propria terra, la stragrande maggioranza dei Tarquiniesi sta rispondendo con entusiasmo alla lotteria lanciata per raccogliere i fondi necessari al finanziamento della campagna di monitoraggio. La vendita dei biglietti proseguirà per alcune settimane e il 24 ottobre verranno estratti i premi offerti dalla generosità di commercianti, artigiani e agricoltori.
La lotteria è frutto del lavoro congiunto del Comitato dei Cittadini Liberi e di Mondoagricolounito, lunga parola coniata per indicare l'unità del comparto agricolo nella difesa del territorio dalla brutalità degli inquinatori. Tutto il resto è menzogna, specie quando si parla di carbone.
Menzogneri sono i politicanti che raccontano di controlli da fare in collaborazione con l'inquinatore, lasciando intendere ai cittadini ignari che l'inquinamento è tutto da provare e banalizzano il problema per difendere interessi personali o di partito.
Nella centrale di Torrevaldaliga Nord ogni giorno verrà bruciata una nave di carbone da 10.000 tonnellate e solo menti corrotte possono usare la formula dubitativa “se inquinerà”. Solo chi è corrotto dentro può minimizzare il dramma di Tarquinia, che subirà l'inquinamento de lla centrale a carbone come una popolazione in guerra sotto il fuoco nemico.
I compari dell'inquinatore cercano da tempo di convincere gli abitanti che saranno loro il baluardo che fermerà l'inquinamento ”se ci sarà”. Tradire così la propria comunità è cosa gravissima, resa ancora più grave dal non aver agito al momento giusto, e ce ne sono stati di momenti giusti!
Per far luce su negligenze, silenzi e complicità del Governo, della Regione e dei Comuni il Movimento No Coke Alto Lazio sta allestendo un dossier. Intanto ha denunciato alla Procura che l'esercizio della centrale a carbone avviene senza autorizzazione dal 24 dicembre scorso, nel silenzio di quelli che avrebbero dovuto pensare alla nostra salute.
Tornando al monitoraggio autonomo dei cittadini, al di là del fatto già grande in se, di una popolazione che reagisce a chi vuole farle del male, risalta come una perla lo sforzo collettivo di costruire il proprio futuro investendo tempo, energie e denaro, per non subire passivamente le mafie.
“Voglio l'aria pulita come dico io” grida il bambino dei manifesti che pubblicizzano la lotteria, affissi nel comprensorio inquinato e in quel grido c'è la forza e la speranza per battere quanti vogliono fare affari sulla nostra pelle.
Ernesto Cesarini
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