“Quando abbiamo affidato lo studio sul piano di gestione del lago di Bolsena relativo a Sic (sito di importanza comunitaria) e Zps (zona di protezione speciale), lo scopo era quello di individuarne le criticità per adottare conseguenti misure di tutela. Ma da qui a dire che il lago è malato o, peggio, che sta morendo ce ne corre. Anche perché in parte questo lavoro – incardinato in una serie più ampia di profili del bacino lacustre - è stato fatto, in parte è invece ancora da concludere”.
Il piano di gestione Sic e Zps è inoltre propedeutico al piano di bacino, per il quale
L’assessore all’Ambiente della Provincia, Tolmino Piazzai, fa il punto della situazione sul lavoro in corso che rientra nell’ambito del progetto europeo “Natura
“Lo stesso coordinatore scientifico dello studio, il professor Antonio Leone, direttore del Daf (Dipartimento di tecnologia, ingegneria e scienze dell’ambiente e delle foreste) dell’Università della Tuscia, ci ha assicurato che le notizie apparse in questi giorni sugli organi di informazione sono ampiamente contestabili. E anche il professor Piero Bruni, che vi ha preso parte, spiega che quelli indicati sono solo potenziali pericoli da prevenire e monitorare, che poi è il fine ultimo di tutta l’iniziativa”.
Nessuna malattia dunque. “Questi chiarimenti – conclude Piazzai - servono esclusivamente a tranquillizzare cittadini, turisti e utenti, per consentire loro di fruire al meglio di una delle migliori risorse che il nostro territorio può offrire”.
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