MESSINA (UnoNotizie.it)
Ill.mo Presidente del Consiglio On. Silvio Berlusconi - Roma
Spett.le Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
Divisione Generale per la salvaguardia Ambientale Divisione VI -
Rischio Industriale- Prevenzione e controllo Integrati dell’Inquinamento - Roma
Spett.le Ministero dell’Interno - Uff. di Gabinetto - Dip. VV. FF. del ss. pp. e della dif. Civile - Roma
Spett.le Ministero dello Sviluppo Economico - Dir. Gen. Energia e Risorse Minerarie - Roma
Spett.le Min. del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali - Dir. Gen. Prevenzione e Salute - Roma
Ill.mo Presidente della Regione Siciliana - Palermo
Spett.le ISPRA – Commissario Straordinario - Roma
Spett.le Presidente della Commissione (IPPC c/o ISPRA (ex APAT)) - Roma
SS. EE. Il Prefetto di Messina - Messina
Spett.le Direzione Generale per la Qualità della Vita – Roma
Spett. le Presidente Provincia Regionale di Messina - Messina
Ai Sindaci della Valle del Mela - Loro Sedi
Associazioni - Loro Sedi
Stampa e Strutture di divulgazione - Loro Sedi
NECESSITAS NON HABET LEGEM
(Lo stato di necessità, non conosce alcuna legge)
Sua Eccellenza il Prefetto di Messina convoca la terza conferenza dei servizi (art. 5 comma 10 D.lgs 59/05), escludendo il Comune di San Filippo del Mela.
Nell'ordinamento amministrativo italiano, SS.EE. il Prefetto è un organo monocratico dello Stato, rappresentante del governo nella provincia, preposto ad ufficio denominato prefettura-ufficio territoriale del governo.
Cosa recita l’art.5 comma 10 del Dlgs 59/05 : “10. L'autorità competente, ai fini del rilascio dell'autorizzazione integrata ambientale, convoca apposita conferenza dei servizi ai sensi degli articoli 14, 14-ter, commi da 1 a 3 e da 6 a 9, e 14-quater della legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni, alla quale invita le amministrazioni competenti in materia ambientale e comunque, nel caso di impianti di competenza statale, i Ministeri dell'interno, della salute e delle attività produttive.” Come viene specificato la conferenza viene convocata ai sensi dell’art. 14 quindi a seguito di intervenuto dissenso di uno o più soggetti coinvolti (il senso è questo).
In tal caso Il Prefetto in forza dei suoi poteri convoca la terza conferenza dei servizi escludendo proprio il comune che ospita la Centrale Termoelettrica, cioè San Filippo del Mela.
Un atto di forza? Sicuramente SI poiché, volendo presumere, rispetto alle caratteristiche ambientali di cui si cerca la tutela, al mancato sviluppo socio economico, si vuol far prevalere la funzione strategica della Centrale Termoelettrica Edipower.
Ciò che non si riesce ad ottenere con le normali procedure lo si ottiene con procedure straordinarie almeno così pare, salvo che il Prefetto non imponga alla Edipower GARANZIE REALI SULLA SALVAGUARDIA AMBIENTALE E SULLA TUTELA DELLA SALUTE, e la Prefettura stessa non Garantisca il perfetto controllo delle emissioni in ambiente, la non contaminazione del suolo e sottosuolo, ed il razionale uso delle acque, in sintesi il rispetto dell’acqua, dell’aria e della terra.
SS. EE. Il Prefetto, nella sua condizione monocratica avrà cura di spiegare perché noi nella Valle del Mela dobbiamo pagare un così alto prezzo per ospitare un impianto con tanti limiti ed avverso la salute e l’Ambiente e perché dobbiamo rinunciare ad altre forme di sviluppo ?
Forse tale domanda la dobbiamo fare al Presidente Silvio Berlusconi, anzi chiediamo un suo intervento, per chiarire in via definitiva perché tanti cittadini debbono rischiare la propria salute, a fronte di una produzione di energia elettrica in spregio ad ogni norma comunitaria, con forte ricaduta negativa sul territorio: Egr. Presidente anche noi siamo figli di Dio.
E’ palese il fatto che la Centrale Edipower non rispetta i parametri sulle emissioni, malgrado ciò si soverchia il tutto con l’intervento autoritario del Prefetto, quindi si darà il via alla Centrale ed i Cittadini ingoieranno ulteriori veleni nella già precaria condizione di salute di gravi malattie respiratorie e diffuse neoplasie.
Inutile allarmismo, no caro Presidente Beerlusconi, certo è, che Lei in una realtà con elevato degrado fisico ed ambientale non verrebbe mai a farci le sue vacanze.
In questa realtà non funzionano gli organi statali per il controllo ambientale, non ci sono adeguate strutture sanitarie per contrastare il danno alla salute, non è possibile presumere altre forme di sviluppo proprio per la presenza di strutture tecnologiche che generano il grave disastro ambientale, qui regna la logica del potere economico e dello sfruttamento.
A chi imputare il danno patrimoniale ed il danno esistenziale? Molti lo chiamano colonialismo industriale, comunque sia la presenza dello stato non si avverte.
Ci scuserà se in un momento di grave disagio abbiamo pensato a Lei, Presidente Berlusconi, ma siamo sicuri che un suo modesto intervento possa innescare un processo diverso dallo indiscriminato sfruttamento, anche noi pensiamo che l’industria debba essere amica dell’uomo, e nella carta dei valori del Suo nuovo Partito, la efficienza economica , la giustizia sociale, da noi non si percepisce. Vorremmo che da noi, si fondessero armoniosamente le nuove forze di mercato con il nuovo dinamismo economico, piuttosto che il prevalere asimmetrico di realtà speculative.
Abbiamo creduto e vogliamo continuare a credere nel principio della sussidiarietà, nella tutela delle nostre famiglie come prezioso elemento di stabilità sociale ed economica, e fino adesso siamo stati sostenuti più dalla nostra storia che da precise azioni di Governo.
L’intervento del Prefetto di Messina, seppur apprezzabile come sforzo di mediazione, non produce effetti utili alla condizione socio-economica della Valle del Mela ne si può affermare che esso mira a tutelare un preciso Piano Industriale, ma protrae nel tempo un aspetto altamente negativo della nostra realtà, gravi errori del passato che debbono mantenersi anche con grave pregiudizio sulla salute di oltre 90.000 cittadini. Ci aspettavamo qualcosa di diverso.
Le generazioni future da noi non sono poste nelle condizioni di vivere in armonia con l’ambiente naturale, e se la politica ha il compito di sostenere la vita e l’attività delle persone e delle famiglie, allora la supplichiamo di fare un solo gesto per non reprimere l’unico sostegno della nostra coscienza: La Speranza.
Seppur convinti che l’azione della conferenza dei servizi, alla fine produrrà l’ autorizzazione A.I.A. alla Edipower, noi produciamo lo stesso le seguenti richieste ed osservazioni:
A - Di ritenere la Terza conferenza dei servizi incoerente con le normative comunitarie e nazionali, in quanto surroga il lavoro già svolto dalla Commissione IPPC, ed interviene ad attenuare l’impatto economico del soggetto operatore per adeguamenti impianti nel perseguimento della giusta ambientalizzazione;
In subordine:
B - L’energia prodotta deve essere garantita nel rispetto e nella tutela della qualità dell’ambiente e nella tutela della sicurezza del personale interno ed esterno all’azienda, così come dalla Soc. Edipower affermato;
C - La Edipower per la Centrale di S: Filippo del Mela, fornisca garanzie fidejussorie sufficienti a garantire il risanamento di eventuali danni ambientali, e che il Comitato Regionale contro l’Inquinamento Atmosferico (CRIA) (od il Prefetto) autorizzi all’emissione dei fumi in atmosfera dopo aver valutato la consistenza giuridica ed azionaria della società.
D - Venga affermato il principio cardine “Chi inquina paga”, alla luce di questo principio l'operatore la cui attività ha causato un danno ambientale o è all'origine di una minaccia imminente di tale danno deve essere considerato finanziariamente responsabile e, quindi, deve sostenere il costo delle necessarie misure di prevenzione o riparazione.
E - Vengano predisposti precisi piani operativi a sostegno della salute e della riqualificazione ambientale e dello sviluppo socio economico all’insegna della sostenibilità nella Valle del Mela.
F - Che vengano definiti precisi soggetti responsabili oltre alla Soc.Edipower,per gli impegni ed obblighi assunti.
Il Vice Presidente T.A.T.
Arch. Salvatore Crisafulli
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