TERNI (UNONOTIZIE.IT)

Sulla scorta delle relazioni del Presidente della Provincia e dell’Assessore all’Ambiente, la Giunta provinciale di Terni ha approvato l’accordo di programma con Regione Umbria e Provincia di Perugia per i criteri e le modalità di localizzazione di impianti di gestione dei rifiuti. Presidente e Assessore hanno fatto osservare che la Regione ha recepito le richieste della Provincia inserendo nell’accordo l’emendamento proposto che prevede, nell’area ternana, la riduzione del numero degli impianti di trattamento termico di rifiuti, delle quantità di rifiuti da trattare autorizzate e delle emissioni complessivamente determinate dall’esercizio di detti impianti da valutare sulle condizioni e sui dati del reale esercizio del 2007.

Sempre su proposta di Presidente e Assessore, nell’accordo è stato previsto anche che i rifiuti urbani e sanitari da trattare negli impianti della Conca ternana dovranno provenire esclusivamente dall’Ati 4 (territorio ternano). Presidente e Assessore hanno poi precisato che con queste disposizioni si dà concreto seguito all’impostazione che la Provincia ha portato avanti sulla semplificazione del quadro impiantistico presente, con l’esclusione del revamping del termovalorizzatore Asm, la riduzione delle quantità autorizzate di rifiuti da trattare e la conseguente concreta riduzione delle emissioni.

In tal modo viene altresì affermato concretamente il principio dell’autosufficienza degli ambiti in quanto gli impianti della Conca potranno trattare esclusivamente rifiuti urbani e sanitari provenienti dal territorio ternano. In questo contesto, hanno evidenziato sempre i due amministratori, è necessario attivare un percorso di confronto con Acea, che ha rilevanti interessi nella provincia di Terni in settori importanti come quello dei servizi, della produzione e distribuzione di energia, della gestione e trattamento di rifiuti e del termovalorizzatore Terni-Ena, per verificare le strategie di questa società, con particolare riferimento all’area ternana.

Presidente e Assessore hanno detto infine di ritenere questa verifica indispensabile sia per le scelte che le istituzioni locali si apprestano a compiere, sia per le attuali dinamiche dell’Acea, tenendo conto dei mutamenti gestionali avvenuti e delle posizioni dei soci, Comune di Roma, Gdf Suez e Gruppo Caltagirone.

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