ATLANTE DELLE MERAVIGLIE DEL CIELO
di Paolo Candy
Travel Factory editore
SABATO 18 APRILE – ore 18,30
Libreria Malatesta
Via Tedeschi – ex Ceramiche Tedeschi – Viterbo
Alzare gli occhi al cielo, tuffarsi in un infinito che ci attrae, ma ci fa paura. Paolo Candy da anni ci accompagna in questo viaggio intimo e sublime. Osservare il cielo è la sua ossessione: è stato il primo italiano a fotografare il leggendario cromatismo del raggio verde. Come “esperto di fenomeni del cielo” vanta prestigiose collaborazioni.
Ha brevettato il “Candy system”: fotografia in tricromia e quadricromia infrarossa.
E’ ideatore, direttore e proprietario del centro astronomico dei Cimini.
Ha pubblicato molti libri, tra cui ricordiamo: Atlante delle costellazioni e Manuale di astrofotografia. In questi giorni è uscito, per le edizioni Travel factory, Atlante delle meraviglie del cielo - che sarà presentato sabato 18 aprile - alle 18,30 - alla libreria malatesta.
Il cielo della Tuscia: hai scelto questo luogo perchè è buio. Perché questa oscurità ti aiuta ad osservare i fenomeni atmosferici. E' un'oscurità solo fisica, oppure si riflette nella nostra vita costringendoci ad un letargo senza fine?
“Questo cielo l'ho scoperto da ragazzo provenendo da Mestre, luogo perennemente coperto alla vista del cielo. Quando arrivai qui nel 1967, in periferia c'era un cielo "da paura", con tantissime stelle: nacque un'attrazione che mi ha spinto allo studio personale, accademico, allo scrivere libri, al costruire un osservatorio e un planetario.
La Tuscia è terra culturalmente semplice, fatta di pochissimi bisogni e aspirazioni, con un legame forte tra uomo e terra, tra essere umano e prodotti che la natura offre. Anche per questo l'ambiente nella Tuscia è ancora così bello, e spero che la ragione porti i viterbesi a preservare questo enorme patrimonio che esiste, prezioso oggi ancor di più e che può davvero smuovere quel "letargo" da cui sembra non emergere.”
Il tuo lavoro è apprezzato in mezzo mondo, eppure c'è sempre una certa diffidenza nei confronti del tuo lavoro scientifico. Perchè?
“In Italia vale ancor di più il detto "nessuno profeta in Patria". Viviamo immersi in lobbies di vario tipo, a cui ci si deve uniformare per andare avanti ... Ho avuto esperienze di amici ricercatori che mi invidiano la libertà di espressione, di cultura, di ricerca che ho saputo mantenere. Sono pronto e aperto a tutte le collaborazioni, ma non a compromessi liberticidi. La mia attività è frutto di sacrificio personale, risparmi di una vita, investimenti, familiari, ed amicizie forti e profonde.”
Il cielo: forme e colori che si compongono e si scompongono senza interruzione. Osservare il cielo fa sembrare il destino di ogni uomo qualcosa di piccolo, infinitamente piccolo. In che modo questo aiuta a capire noi stessi?
“Noi siamo l’ unica specie pensante che ha sviluppato una tecnologia ed un progresso sulla Terra. Tuttavia su questo piccolo pianeta non si è ancora capito a fondo che l'unico modo per continuare questa avventura nel cosmo è di collaborare, di cooperare, di sentirsi non solo simili, ma uguali. La grandezza degli spazi siderali ci sprona a lavorare ad un unico obiettivo: vivere e sopravvivere, amare e progredire. Non può esserci salvezza per nessuna specie intelligente se non si superano le guerre, le divisioni, le differenze. Il cielo ci insegna questo.”
La crisi economica in questo territorio inizia a farsi sentire. Come si esce da tutto questo?
“Ritorniamo a pensare e credere che solo il proprio personale lavoro, quello fatto con fatica, con passione, può farci ritornare uomini. L'uomo che lavora e soffre è più vicino al proprio simile, e più solidale. Ci vuole umiltà e determinazione. E' meglio vivere onesti con meno, che pensare di essere felici col tanto. Ci aspettano scelte forti, un cambio repentino nel nostro modo e stile di vita.
Bisogna essere coraggiosi! Tutti: politici, imprenditori, cittadini, ecc...”
Atlante delle meraviglie del cielo: un bel titolo e un buon libro
“Vuole essere solo uno strumento utile per il riconoscimento e la fotografia dei vari fenomeni che accadono nel cielo. La volta celeste offre continui spettacoli naturali. Colori saturi, archi ampi fino a ricoprire il cielo intero, si sviluppano attraverso i cristallini di ghiaccio, come l' "Arco della Tuscia": un piccolo arco brillante, affascinante.
Lavorare a questo libro è stata una ricerca appassionata, talvolta emozionante, ma anche difficile, durata 15 anni.
Le immagini selezionate, sono oltre 800, sono state eseguite quasi esclusivamente da Viterbo e dai monti Cimini, e testimoniano che la Tuscia gode di una speciale ubicazione privilegiata per osservazioni di questo tipo.”
Commenti |
||
nessun commento... |