MILAZZO -MESSINA (UNONOTIZIE.IT) Abbiamo esaminato attentamente, le Linee guida del Piano Energetico della Regione Sicilia, ed è subito caos, si sono scatenati inutilmente in tanti, e pensiamo che si stiano “costituendo” formazioni per accaparrarsi gli accreditamenti.
Questo deve far riflettere l’Assessore Regionale della Sicilia, che lo strumento da lui predisposto non funziona,
Il Piano dovrebbe liberalizzare lo sfruttamento della risorsa “SOLE“ riconoscendo alle varie province, ed a cascata ai vari comuni, le quote di sfruttamento e non come lascia prevedere, la gestione unitaria, che creerebbe un “suk arabo”, tale da rendere iniqua tale opportunità, la gestione unitaria, a nostro sommesso avviso, va bene solo per determinare le quote:
Il piano per la formazione in Sicilia della Rete Elettrica Regionale mostra una carenza fondamentale, non prevede la immissione delle fonti alternative, un bel problema che dev’essere risolto, possibile che non si riesca a fare bene almeno una cosa?
Le “Linee Guida” dovrebbero innescare un processo di sensibilizzazione, per consumare meno energia ed i comuni dovrebbero attivarsi in tale direzione, non stiamo neanche a valutare lo spropositato numero di addetti previsti.
Invitiamo umilmente quindi, l’Ass.re Regionale a ripensare in modo più organico alla pianificazione energetica, in modo da poter assicurare a tutti la partecipazione a tale opportunità.
Ma non basta, il Piano Energetico non deve solo mirare a disciplinare la formazione di impianti fotovoltaici, deve armonizzarsi nel modo più compiuto alla formazione di norme e regole per attivare una gamma di processi utili al contenimento dei consumi, come in tante regioni si sta facendo, ad esempio la produzione e riqualificazione edilizia deve attuarsi attraverso il miglioramento della prestazione energetica dei fabbricati, e così la illuminazione pubblica, gli edifici pubblici etc. etc.
Quindi non solo sfruttamento delle energie alternative, ma anche le politiche per contenere i consumi.
Rimane sempre confusa la questione degli Elettrodotti Terna, vorremmo più chiarezza, troppa confusione, non si capisce perché un operatore Nazionale, debba gestire la attuazione del potenziamento della rete senza il rispetto delle realtà locali, ci aspettiamo un atteggiamento diverso poiché sappiamo bene, che ciò è possibile, a condizione che la smettano tutti di pasticciare e aspettarsi privilegi e gratitudini.
Chiediamo per questo all’Ass.re di mettere in evidenza pubblica, gli atti ed i documenti correlati all’interramento dei cavi.
Stessa discorso vale per
Se poi lei, non si sente responsabile, allora ci indichi con chiarezza quale organo governativo, quale Ente e/o chi è il responsabile di tale architettura tecnologica, o non sa proprio nulla?
L’Ass.re Regionale, sempre attraverso la stampa, afferma che stanno ancora aspettando le decisioni della SNAM dopo le proposte alternative, mentre l’autorevole anchorman Rino Piccione di Tirreno Sat, nel Tg serale delle ore 20,30 del 13 marzo 2009 afferma che, finché c’è lui,
Ma qual è, la forma più credibile?
Noi pensiamo quella della SNAM, che farà la sua Centrale a Monforte Marina, perché?
Il perché lo possiamo solo pensare, se lo dicessimo romperemmo la… sfera giuridica!
Il Vice presidente TAT
Arch. Salvatore Crisafulli
Commenti |
||
nessun commento... |