Viterbo, la città delle acque e delle fontane, delle terme e del centro storico tra i più belli d’Europa ha finalmente il suo Parco,
Una grande occasione prima ancora che una straordinaria vittoria delle cittadine e dei cittadini, delle tante associazioni – a partire dal Coordinamento per l’Arcionello - che negli ultimi cinque anni si sono impegnati in iniziative, manifestazioni, convegni, passeggiate, incontri, tavoli tecnici.
Grazie anche alla fermezza e alla competenza degli amministratori regionali.
Un esempio unico di reale partecipazione nella storia del capoluogo viterbese.
La prima proposta di Legambiente risale a oltre 20 anni addietro e molte volte ci siamo dovuti arrendere di fronte allo strapotere degli speculatori.
Continuiamo a sostenere sbagliato il Piano Integrato voluto da Gabbianelli, anche nella sua forma ridotta che copriva di cemento la più bella, l’ultima valle di Viterbo. Altro che intervento di riqualificazione.
Ora comincia una nuova fase. Costruiamo insieme
Una grande laboratorio, una occasione imperdibile per rilanciare l’immagine di Viterbo, per riscoprirne le radici storiche e per costruire percorsi di vera partecipazione.
Ma mentre esprimiamo soddisfazione per l’Arcionello, ricordiamo anche l’altro provvedimento adottato oggi in Consiglio Regionale: l’ampliamento della Riserva del Lago di Vico alla sponda di Ronciglione. Un altro momento storico per tutto il comprensorio dei Cimini.
"Ma mentre esprimiamo soddisfazione per l’Arcionello, ricordiamo anche l’altro provvedimento adottato oggi in Consiglio Regionale: l’ampliamento della Riserva del Lago di Vico alla sponda di Ronciglione. Un altro momento storico per tutto il comprensorio dei Cimini - sottolinea il Presidente di Legambiente Viterbo Pieranna Falasca - a osservare bene infatti, quello che oggi è possibile riscontrare di fatto è l’esistenza del grande Parco dei Monti Cimini: un comprensorio protetto che da Viterbo arriva a toccare il territorio di Ronciglione.
Speriamo sia davvero l’inizio di una nuova stagione per la salvaguardia e la valorizzazione di questo grande patrimonio verde ".
U. Cinalli
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