Che Nomisma, legata a Romano Prodi, noto per la difesa del carbone fatta da Presidente del Consiglio, potesse produrre un documento a sostegno delle popolazioni di Brindisi e Civitavecchia, nessuno se lo aspettava. Infatti un documento prodotto per un convegno tanto pubblicizzato, che si è svolto a Roma, parla la lingua dei carbonai. È sconvolgente invece che il GSE ( gestore dei servivi elettrici) si presti a regalare due iniziative pubblicitarie di sostegno ad Enel, in un momento critico per la centrale a carbone di Civitavecchia in pendenza di riesame dell’ AIA.
Presso la sede del GSE, e non sappiamo se addirittura con i soldi del GSE, Nomisma ha presentato uno studio degli impatti delle centrali a carbone sull'agricoltura. La prima iniziativa è l'anticipazione del documento allegata all'invito rivolto ai soliti noti che si PRODIgheranno per dare più eco possibile alla relazione Nomisma che appare vergognosa già prima di essere divulgata: il diagramma che segue si trova a pagina 2. L'insignificante rettangolo rosso dice per caso che cosa succede nella fascia 0-15 km intorno agli impianti? No! Però minimizza bene il problema spalmando il carico delle centrali elettriche su un indefinito “totale”. Grazie GSE!
Non meno vergognosa è l'ultima pagina del documento d'anticipazione. Nomisma afferma che i terreni agricoli attorno alle centrali del bacino prossimo a Colonia, in Germania, sono destinati a cereali ed ortaggi. Non è vero! Sono destinati soprattutto a barbabietole da zucchero, con una forte componente “no food”. Il sito www.bi-bigben curato da cittadini, medici e agricoltori lì attivi contro il carbone, evidenzia i gravi danni che il carbone produce in quelle terre. I risultati di analisi fatte nel 2002 mostrano i danni che stanno a cuore agli agricoltori di quella zona, dopo che la loro vocazione a produrre cibo è stata violentata. I danni sono descritti dai due diagrammi allegati: il primo dimostra che avvicinandosi alle centrali diminuisce il grado zuccherino delle barbabietole; il secondo ne fa capire il motivo: i ricercatori tedeschi hanno individuato nella presenza di sodio nelle barbabietole l'indicatore della sofferenza da inquinamento a cui sono sottoposte le piante. E il sodio sale mentre le piante si avvicinano agli impianti.
Con l'arroganza del potere si può molto, ma coprire la disonestà intellettuale è impossibile.
Durante l'incontro di Roma qualcuno poteva ancora riscattarsi, magari ricordandosi di essere madre o padre di famiglia.
Comitato dei Cittadini Liberi
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