Vi sono messeri e consorterie che da anni cercano di imporre un nocivo e distruttivo mega-aeroporto alla citta' di Viterbo, e di far ingoiare ai cittadini la sesquipedale bugia che realizzare un mega-aeroporto nel cuore dell'area termale di immenso valore naturalistico, storico e sociale del Bulicame, e a un tiro di schioppo da popolosi quartieri densamente abitati, sia cosa buona e giusta, quando invece è evidente che si tratta di un crimine: un crimine ambientale, un crimine contro la salute e la sicurezza dei cittadini, un'operazione devastatrice e speculativa che viola leggi e diritti, un pasticciaccio brutto tanto illecito quanto folle.

Quegli stessi messeri e consorterie da qualche mese in qua sono via via costretti a confessare che mentivano sapendo di mentire, che ingannavano sapendo di ingannare, che imbrogliavano sapendo di imbrogliare.

Dopo aver per anni giurato e spergiurato che tutto era in regola, che tutto era per il meglio, fino a inventare formule come "aeroporto a impatto zero" e via improvvisando in un'apoteosi di propaganda sempre più allucinatoria o dadaista, di fronte a precise contestazioni lorsignori sono stati costretti passo dopo passo a confessare una magagna dopo l'altra.

Ad esempio: il Consiglio comunale di Viterbo è costretto a confessare che il mega-aeroporto viola il Piano territoriale paesaggistico regionale e le relative norme di salvaguardia ambientale.

Ad esempio: il vicepresidente della Regione è costretto a confessare che il mega-aeroporto impatta su un'emergenza archeologica.

Ad esempio: tutte le istituzioni sono costrette a confessare che non è mai stata effettuata alcuna valutazione d'impatto ambientale.

Ad esempio: il presidente dell'Enac è costretto a confessare che la situazione reale delle infrastrutture di collegamento tra Viterbo e Roma rende impossibile la realizzazione dell'opera.

Ad esempio: sempre l'Enac e il Comune sono costretti a confessare che la pista del sedime viterbese e il suo stesso orientamento rendono irrealizzabile il mega-aeroporto.

Ad esempio: centri studi pur interni alla lobby aeronautica sono costretti a confessare che le procedure decisionali sin qui seguite sono state irregolari e illecite.

E si potrebbe continuare.

Ed ancora non sono stati evidenziati i problemi maggiori e decisivi:

-il danno all'area termale del Bulicame;

-il danno all'orto botanico ed alle attività di ricerca scientifica dell'Universita';

-il danno alle culture agricole pregiate insistenti nell'area più prossima al sedime aeroportuale;

-il danno alla salute dei cittadini che subiranno un massiccio inquinamento chimico ed acustico;

-il danno all'economia locale che vedrà devastati fondamentali beni naturali, culturali, agricoli, terapeutici, sociali, termali, turistici, e che vedrà deprezzato il valore di immobili ed esercizi ed avvelenato il territorio.

E si potrebbe continuare.

 

Per non dire del colossale scellerato sperpero del pubblico denaro.

Per non dire dei pericoli di infiltrazione di poteri criminali, già da più parti autorevolmente denunciati.

Per non dire della flagrante violazione delle vigenti norme europee ed italiane in materia di difesa dell'ambiente, di tutela della salute, di protezione del territorio e dei suoi beni, di garanzia dei diritti soggettivi e dei legittimi interessi delle comunità locali e dei singoli cittadini.

Per non dire che con l'imbroglio di Viterbo si è continuato ad ingannare e opprimere la popolazione di Ciampino facendo credere che i voli che soffocano e avvelenano quella città sarebbero stati spostati su Viterbo, mentre questo non è avvenuto e non avverrà: per la cittadinanza di Ciampino occorre ridurre subito e drasticamente i voli semplicemente abolendo quelli di troppo, non mantenerli criminalmente con promesse bugiarde di impossibili trasferimenti altrove.

Per non dire che il dissennato incremento del trasporto aereo contribuisce in ingente misura a provocare il surriscaldamento del clima, la principale emergenza ambientale globale; e tanto la comunità scientifica internazionale quanto le istituzioni e gli statisti più avvertiti chiedono di procedere verso una immediata e drastica riduzione delle emissioni inquinanti con quel che ne consegue.

E si potrebbe continuare. 

Tutto è ormai così chiaro che solo degli irresponsabili - o peggio - potrebbero continuare ad insistere nel proporre la realizzazione del nocivo e distruttivo mega-aeroporto a Viterbo.

Ma i messeri e le consorterie che con tanta protervia un anno fa vollero condannare Viterbo ad essere la vittima designata del devastante mega-aeroporto per i voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma non demordono. I nuovi attila sono stati smascherati, sono stati costretti a confessare, ma ancora persistono nella loro sciagurata intenzione.

Occorre quindi continuare a resistere per difendere la nostra terra e i nostri diritti, per difendere l'ambiente, la salute, la legalità, il bene comune.

Con la forza della verità, con la forza della democrazia, con la forza della legalità.

Ed occorre anche porre una richiesta precisa: che le competenti istituzioni di controllo, e particolarmente le magistrature penali, civili ed amministrative per quanto rispettivamente di competenza, intervengano.

Intervengano le competenti magistrature sui molti profili di irregolarità ed illiceità da più parti denunciati.

Intervengano le competenti magistrature per impedire che si proceda a scempi irreversibili, ma anche per accertare e punire quanto di irregolare e di illecito sia già stato fatto in flagrante violazione delle norme vigenti e dei criteri di condotta ammessi dall'ordinamento.

Aver ingannato i cittadini, aver svolto una propaganda mistificante e menzognera, aver variamente occultato conoscenze fattuali decisive, aver sperperato soldi pubblici per manipolare l'opinione pubblica, aver tentato di realizzare operazioni ed opere palesemente inique, devastanti e nocive, ebbene, sono tutti fatti assai gravi, di cui in uno stato di diritto i messeri e le consorterie che se ne sono resi responsabili devono rispondere dinanzi alle istituzioni competenti, dinanzi alle competenti magistrature.

Peppe Sini

Responsabile del "Centro di Ricerca per la Pace" di Viterbo

 

  

Breve notizia sul responsabile del "Centro di Ricerca per la Pace" di Viterbo

 

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo, già consigliere comunale e provinciale, è stato dagli anni '70 uno dei principali animatori del movimento che si opponeva alle servitù energetiche e militari nell'Alto Lazio, e il principale animatore del movimento che si oppose al devastante progetto autostradale della cosiddetta "Supercassia"; nel 1979 ha fondato il Comitato democratico contro l'emarginazione che ha condotto rilevanti campagne di solidarietà; ha promosso e presieduto il primo convegno nazionale di studi sulla figura e l'opera di Primo Levi; nel 1987 ha coordinato per l'Italia la campagna di solidarietà con Nelson Mandela allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano; nel 1999 ha ideato, promosso e realizzato l'esperienza delle "mongolfiere della pace" con cui ostacolare i decolli dei bombardieri che dalla base di Aviano recavano strage in Jugoslavia; nel 2001 è stato l'animatore dell'iniziativa che - dopo la tragedia di Genova - ha portato alla presentazione in parlamento di una proposta di legge per la formazione delle forze dell'ordine alla nonviolenza; è stato dagli anni '80 il principale animatore dell'attività di denuncia e opposizione alla penetrazione dei poteri criminali nell'Alto Lazio - e negli anni '90 ha presieduto la Commissione d'inchiesta ad hoc istituita dal Consiglio Provinciale di Viterbo -; dal 2000 è direttore del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza è in cammino". Una sua lettera aperta del 3 luglio 2007 ha dato avvio al movimento che si oppone al devastante progetto del mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo.

 

* * *

 

Centro di ricerca per la pace

strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo

e-mail: nbawac@tin.it

sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

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