Ultime news - UnoNotizie.it - A Roma, in questi ultimi giorni, si assiste all'ennesima situazione critica di rifiuti in strada con quasi 300 tonnellate sparsi in città, mentre si aprono inchieste da parte degli inquirenti, per presunti mal funzionamenti indotti negli impianti di Trattamento Meccanico Biologico, che stanno inficiando pesantemente il ciclo complessivo. All'aumento negli ultimi 3 anni della percentuale di raccolta differenziata, non è corrisposta la realizzazione degli impianti necessari per la gestione della differenziata, del riuso e riciclo al fine di migliorare la qualità della raccolta e del decoro urbano e ogni cassonetto, rischia di diventare una micro-discarica nei momenti critici come questo. Legambiente si rivolge alla giunta capitolina che nel frattempo dovrà nominare i nuovi vertici di Ama, chiedendo di dare segnali concreti verso l'avvio di un ciclo virtuoso che trasformi i rifiuti in risorsa..
"Attendiamo con fiducia l'esito delle indagini in corso sul ciclo dei rifiuti a Roma perché chi inquina deve pagare - commenta Roberto Scacchi Presidente di Legambiente Lazio - Ci rivolgiamo intanto alla giunta comunale perché in un momento così delicato, dia segnali concreti nell'avvio di un ciclo virtuoso che trasformi i rifiuti in risorsa con: Porta a Porta in tutta la città fermando l'acquisto di nuovi cassonetti, diffusione della Tariffa Puntuale per premiare cittadini e aziende virtuose e aumentare la bolletta a chi più inquina, costruzione degli Impianti necessari al trattamento di ciascuna frazione. Oggi oggi continuano a partire 150 autoarticolati al giorno per trasportare i rifiuti di Roma verso nord, si tratta soprattutto della frazione organica che arriverebbe a 500mila tonnellate con una buona differenziata secco/umido; per trasformarla in compost e biometano c'è bisogno di 15 digestori anaerobici da 30 mila tonnellate ciascuno per i quali chiediamo da tempo che vengano individuate le aree idonee e poi avviata la realizzazione. In tal modo crollerebbe l'enorme quantità di rifiuti avviati ai TMB che potranno essere chiusi o trasformati in fabbriche di materiali".
Intanto le inchieste si stanno concentrando sulla situazione dei TMB, il loro funzionamento e le quantità di rifiuti conferiti negli ultimi tempi ma anche sull'impianto di tritovagliatura di Rocca Cencia, proprietà Colari. "C'è un processo in corso per il disastro di Malagrotta e sono passate appena due settimane dal rinvio a giudizio della proprietà della discarica per disastro ambientale secondo la nuova legge sugli Ecoreati - conclude Scacchi - chi ha inquinato deve pagare, la gestione dei rifiuti di Roma e l'amministrazione comunale non devono avere mai più niente a che vedere con queste società e questa gestione che ha portato al disastro ambientale di Malagrotta e della Valle Galeria".
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