Ultime news - Unonotizie.it - Greenpeace giudica inammissibile il silenzio dei Presidenti delle Regioni che hanno promosso il referendum sulle trivelle rispetto alla richiesta di un Election Day, per accorpare il voto referendario a quello delle prossime amministrative.
Con un Election Day si faciliterebbe infatti la partecipazione democratica e si risparmierebbero centinaia di milioni di euro, altrimenti sprecati solo per scongiurare il quorum e compiacere i petrolieri.
Nei giorni scorsi Greenpeace ha lanciato questa richiesta con una petizione sulla piattaforma change.org, ottenendo in poco più di una settimana 55 mila adesioni.
Oltre a favorire la partecipazione dei cittadini, si calcola che l’Election Day consentirebbe un risparmio di denaro pubblico stimabile tra i 350 e i 400 milioni di euro. Finora però solo il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, si è espresso con determinazione a sostegno di questa richiesta.
«Cosa aspettano gli altri Presidenti delle Regioni promotrici a unirsi ai tanti cittadini italiani che con forza chiedono un Election Day?», dichiara Andrea Boraschi, primo firmatario della petizione e responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace.
Greenpeace si rivolge direttamente a Zaia, Toti, De Luca, Ceriscioli, Pittella, Frattura, Pigliaru, Oliverio. Secondo l’associazione ambientalista, costoro hanno il dovere di sostenere la partecipazione e far sì che il referendum, che essi per primi hanno voluto, non diventi un inutile esborso per i cittadini.
«Sono politici e amministratori con grande esperienza. Hanno dato inizio alla sfida referendaria e ora non possono tirarsi indietro.
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