Sblocca Italia e il santuario dei cetacei di Andora, ultime notizie ambiente - Il decreto “Sblocca Italia” all’art. 38 prevede che il governo possa rilasciare con procedure rapide nuove autorizzazioni su tutto il sottosuolo marino di competenza italiana. Ma tutti gli ambientalisti, gli studiosi di oceanografia, i biologi marini e le persone di buon senso hanno espresso un fortissimo diniego.
In questo progetto di trivellazione per la ricerca di idrocarburi sui fondali marini, soprattutto i gruppi e le sezione di Accademia Kronos liguri hanno inviato al ministro dell’Ambiente una formale protesta. L’area marina “Pelagos”, conosciuta come “Santuario dei Cetacei”, ospita centinaia di mammiferi marini e tra aprile e tutto giugno giungono in zona per l’accoppiamento e per la presenza di un piccolo crostaceo, conosciuto con il nome di krill, un migliaio di capodogli, balenottere ed altri mammiferi marini.
E’questa una zona vasta (vedi la cartina), ma messa in pericolo dalla eccessiva presenza di navi e traghetti che giornalmente la solcano per lungo e per largo. Ulteriori presenze di natanti, piattaforme di trivellazioni, sommergibili per ricerche minerarie, finirebbero per comprometterne l’equilibrio tra ambiente e animali. Oltre a questo la sezione di Andora fa rilevare che lungo le coste e fino a 30/40 metri di profondità è presente la Posidonia, una pianta marina endemica che forma vaste praterie sottomarine.
Un ambiente di grandissima rilevanza ecologica, capace di preservare le coste dall'erosione e consentire ai pesci di alimentarsi, proteggersi e deporre le uova. Un ambiente che potrebbe essere compromesso dalle attività di estrazione. Soprattutto dall’estrazione degli idrocarburi, quelli policiclici aromatici, che sono inquinanti cancerogeni e che tendono ad accumularsi e concentrarsi nei tessuti animali.
Gli ambientalisti ora attendono la risposta del governo, qualora non fosse soddisfacente, la protesta potrà giungere fino a “solcare i mari”.