I Verdi dopo le dichiarazioni del Sindaco Marta Vincenzi riguardanti il polo petrolchimico di Genova-Multedo esprimono soddisfazione per la posizione di decisa volontà nel trovare una soluzione che preveda la dismissione degli impianti, ora però ci si aspetta che si passi dalle parole ai fatti.
Battaglia storica degli ambientalisti e dai Verdi genovesi ha trovato nuovo impulso dopo recenti studi sulla qualità dell’aria svolti dall’IST, trasmessi alla Sindaco dal consigliere delegato alle questioni ambientali Luca Dallorto nel luglio scorso.
“Questa è ipotesi è aperta da diversi anni ma non ha mai trovato la volontà politica per essere realizzata – intervengono Luca Dallorto consigliere comunale dei Verdi e Mara Michelini consigliere Municipio 7 Ponente -, ora le parole decise della Sindaco ripropongono la soluzione al grave danno ambientale, e soprattutto di salute, che i cittadini della delegazione di Multedo subiscono da decenni, impianti pericolosi a decine di metri dalle case e che producono allarmanti livelli di inquinamento, come evidenziato da recenti studi dell’IST.
La zona di Multedo è oggetto di analisi per la qualità della sua aria già da diversi anni, da parte della Provincia, ARPAL e IST Chimica Ambientale. Tutti questi studi concordano sulla presenza a Multedo di quantità eccezionali di Composti Organici Volatili (COV o VOC, che includono idrocarburi cancerogeni, benzene, toluene, metano, benzofurani, diossine,ecc.). Dopo la chiusura della cokeria di Cornigliano questa zona della città è quella che presenta la maggiore concentrazione di COV. L'IST per primo aveva già dimostrato che questi composti a Multedo derivano da quattro principali fonti: traffico, Superba, Carmagnani e Porto Petroli.
Il più recente studio epidemiologico della dott.ssa Marina Vercelli sulla mortalità per causa e incidenza di patologie tumorali nelle aree di Genova Multedo e Pegli, - proseguono Luca Dallorto e Mara Michelini - già presentato alla riunione scientifica annuale dell’Associazione Italiana Registri Tumori nello scorso aprile a Mantova, conferma dati assai preoccupanti sull’incidenza dei tumori in relazione all’esposizione ai composti organici volatili, col loro aumentare crescono progressivamente i tassi di morte per tutte le cause e per il totale dei tumori.
A questo punto ribadiamo con decisione quanto non abbiamo visto realizzarsi in questi ultimi anni – concludono Luca Dallorto e Mara Michelini – l’apertura di un tavolo tecnico entro il prossimo mese che trovi, in tempi rapidi, un percorso di riconversione produttiva dei lavoratori e di dismissione degli impianti, restituendo salute e sicurezza ai cittadini e ai lavoratori. Ricordando però che la via da seguire nel futuro dovrà essere quella di un maggiore sostegno alle produzioni eco-sostenibili che portano alla creazione di nuovi posti di lavoro”.
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