Ultime news ecomafie - UnoNotizie.it - “Il Lazio, con 2.084 reati censiti, si conferma al quinto posto per gli eco crimini, secondo il Rapporto Ecomafie presentato oggi da Legambiente, subito dopo le cosiddette Regioni “a tradizionale presenza mafiosa” (Campania, Sicilia, Puglia e Calabria). Un dato allarmante che ci mostra come le nostre azioni debbano essere immediate ed efficaci.
Per contrastare i reati contro l’ambiente dobbiamo intervenire con politiche innovative nei settori più delicati in cui i dati di quest’anno peggiorano: nel settore dei rifiuti bisogna velocemente e definitivamente superare lo smaltimento in discarica, mentre relativamente al ciclo del cemento, dopo aver finanziato il fondo di rotazione per gli abbattimenti, bisogna cominciare ad abbattere gli abusi edilizi. Vanno aumentati gli strumenti di controllo e vigilanza e deve essere avviata una gestione trasparente e perché la cittadinanza non sia lasciata sola, nonostante il lavoro delle Associazioni che, come Legambiente, si battono per la legalità. È fondamentale il ruolo della politica e delle istituzioni per sconfiggere le mafie, per ridare coraggio e sicurezza alla società civile.
Nella nostra Regione dobbiamo, riattivare l’Osservatorio regionale Ambiente e Legalità, uno strumento che è stato utilissimo negli anni passati per il coinvolgimento delle scuole, per l’approfondimento delle criticità regionali e per aver coordinato l’azione dei cittadini, forze dell’ordine e istituzioni, che ognuno per le proprie competenze, ha portato il proprio contributo e stabilito un rapporto più diretto e di vicinanza della Regione ai cittadini.
Credo che oggi sia necessario lavorare di concerto con le istituzioni centrali, con le associazioni e con le forze dell’ordine per il contrasto dei reati ambientali, per promuovere alternative e opportunità lavorative, così da fornire alle fasce più svantaggiate della popolazione un’alternativa di emersione dall’irregolarità. Interessante ad esempio, la riforma della governance dei parchi annunciata dal Ministro Orlando, che sta promuovendo un protocollo per impiegare i detenuti nella pulizia e manutenzione delle aree protette che stiamo attuando anche nei Parchi Regionali come Vejo e Roma Natura.
Credo che contrastare le Ecomafie sia possibile e doveroso, attraverso il monitoraggio, i controlli, le bonifiche ed il risanamento ambientale ma non solo: bisogna mettere in campo azioni per la creazione di posti di lavoro “green”, in modo che l’economia illegale non possa più infiltrarsi così facilmente nel mondo della produzione , dell’agricoltura, dell’allevamento.
Altrettanto importante è un'azione di gestione del patrimonio naturale soprattutto in ambito rurale, e da queste attività così come da un'intensa azione culturale passa la battaglia alla criminalità che possiamo vincere, con il contributo di istituzioni, associazioni, forze dell’ordine e soprattutto di una cittadinanza consapevole e attenta, che sia il vero fulcro dell’impegno per la legalità.”
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