Rischio idrogeologico Lazio, ultime notizie ambiente -
“Gli eventi meteorologici straordinari di questi giorni ci mettono nuovamente davanti a situazioni drammatiche che si ripetono troppo spesso in questi ultimi anni.

In questa fase, le istituzioni devono far sentire la loro presenza e il loro sostegno a chi sta gestendo e risolvendo la situazione, aiutando i cittadini in difficoltà, e per questo faccio un sentito ringraziamento a tutte le associazioni di protezione civile e in particolare alla protezione civile regionale che sta veramente lavorando con il massimo impegno e generosità.

Passata la criticità, e spero che ciò avvenga il prima possibile, bisognerà affrontare seriamente e diversamente da quanto è stato fatto in passato, il problema del rischio idrogeologico della nostra regione, perché ormai sono chiare le cause scatenanti di queste situazioni: da una parte abbiamo eventi meteorologici sempre più violenti e frequenti a causa dei cambiamenti climatici, dall’altra manca la manutenzione del territorio e si continua a costruire dove non si dovrebbe. Perché va detto che negli anni si è costruito troppo, male, e spesso dove non si poteva.

Nel Lazio,  secondo la “nuova carta idrogeologica regionale”, un importante dispositivo fondamentale non solo per una pianificazione territoriale sostenibile, ma anche per una seria prevenzione del rischio idrogeologico, oltre 350.000 persone vivono in aree potenzialmente a rischio di frana o alluvione, tali aree corrispondono al 7,6% della superficie regionale nonché al 98% dei Comuni.

Gli investimenti per la prevenzione del rischio idrogeologico sono oggi un obbligo se vogliamo evitare tragedie, ridurre la spesa per interventi a posteriori, e allo stesso tempo creare lavoro.

Già con la discussione del prossimo collegato si dovrà intervenire per stanziare risorse finalizzate, come richiesto da un ordine del giorno approvato all’unanimità durante il bilancio, a ridurre al minimo il rischio idrogeologico nella nostra regione, e poi sarà necessario reperire le ingenti risorse richieste dalla programmazione dei prossimi fondi strutturali.

Infine, bisogna abbandonare definitivamente progetti assurdi come quello della costruzione del nuovo stadio della Roma a Tor di Valle in piena area golenale del Tevere, e bisognerà mantenere ben presente le drammatiche immagini di queste ore, nella discussione dei prossimi giorni sul piano casa per evitare che possa essere utilizzato come strumento per alimentare queste situazioni”.

Lo dichiara in una nota Cristiana Avenali, Consigliera Regionale del gruppo Per il Lazio e membro della Commissione Ambiente e Rifiuti.

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