Città di Curtiba, un esempio di sviluppo e sostenibilità, ultime notizie Brasile - Situata nel sud del Brasile, Curitiba è la capitale del del ricco stato del Paranà e, soprattutto, l’esempio più evidente della reale possibilità di affrontare e gestire con successo i molteplici problemi di una metropoli del sud del mondo, grazie agli strumenti della democrazia, della partecipazione e della buona amministrazione. Questa città, una tra i più grandi centri urbani del sud America, è riuscita a raggiungere livelli invidiabili di benessere, sicurezza, protezione dell’ambiente, istruzione, salute e stabilità politica nonostante la grande crescita della popolazione che dal 1950 a oggi è passata da 300.000 a 2.500.000 abitanti, soprattutto grazie all’opera di Jaime Lerner, esperto di architettura e urbanistica che fu eletto nel 1971 sindaco di Curitiba.

Il suo primo grande intervento fu rivolto alla viabilità urbana, ottimizzata grazie a un sistema integrato di trasporti pubblici che prevedeva oltre 200 km di piste ciclabili e la metropolizzazione degli autobus. Per questi ultimi furono realizzate corsie preferenziali sui grandi viali della città e fermate, costituite da dei tubi di vetro chiusi, che prevedevano l’acquisto obbligatorio del biglietto al loro accesso e consentivano la riduzione dei tempi di sosta, attraverso un piano parallelo a quello delle porte degli autobus. Questo sistema apprezzato a livello internazionale per l’efficienza associata a bassi costi, ha riscosso l’apprezzamento della maggior parte degli utenti ed è stato scelto da circa il 79% dei pendolari, consentendo una grande riduzione del traffico e del tasso di inquinamento. A ciò si aggiunge la creazione della prima isola pedonale al mondo in Rua das Flores, dove in un ampio viale lastricato, con aiuole, panchine, lampioni è ancora oggi possibile vedere, durante il sabato mattina, centinaia di bambini intenti a dipingere su grandi rotoli di carta su cui possono dare libero sfogo alla loro creatività.

 Altri importanti interventi urbani furono realizzati negli anni successivi sempre attraverso la partecipazione e il coinvolgimento della popolazione e col l’applicazione del concetto di “agopuntura urbana”, ovvero l’idea di agire sul sistema urbano attraverso micro interventi realizzati su nodi nevralgici della città, in grado di propagare gli effetti positivi in altre zone della metropoli. Sul versante delle politiche sociali Lerner costruì per i meno abbienti 14.000 case popolari, che arginarono la questione delle baraccopoli, inoltre per favorire l'integrazione sociale e l’equità, è incentivata l'edilizia di piccola taglia con modalità particolari: sono distribuiti piccoli appezzamenti di terreno dove costruire case e realizzare orti per l’autoproduzione. Il cittadino può usufruire della consulenza gratuita di un architetto del comune e acquistare i materiali di costruzione grazie a finanziamenti comunali a lungo termine, ripagati con piccolissime rate mensili. Per festeggiare l’edificazione di ogni nuova casa il comune regala un albero da frutta e uno ornamentale.

 In controtendenza alle modalità di sviluppo di ogni metropoli, Curitiba è riuscita oltre che a preservare anche ad aumentare le aree verdi presenti all'interno del suo perimetro grazie alla realizzazione di piccoli ecosistemi, che riproducono la flora e la fauna del territorio circostante. Ogni cittadino ha a disposizione una media 55mq di verde, una superficie dieci volte superiore rispetto a quella raccomandata dalle Nazioni Unite. Molto efficace anche il programma del “cambio verde”, un sistema escogitato da Lerner per educare al riciclo gli abitanti di Curitiba e per risolvere i problemi sanitari delle favelas. Ogni giorno furgoncini comunali consegnano agli abitanti delle favelas 1 ticket con cui è possibile ottenere 1 kilo di frutta o verdura locali o generi di prima necessità, o giocattoli e materiali per la scuola (per i bambini), in cambio di 4 kili di rifiuti differenziati. Oggi Curitiba ha un livello di raccolta differenziata dei rifiuti urbani pari a circa il 70% della spazzatura prodotta, il cui ricavato è reinvestito per la città, attraverso programmi di utilità sociale. I centri di smistamento, realizzati a loro volta con materiali di recupero, contribuiscono ulteriormente all’integrazione sociale occupando lavoratori disagiati o disabili. La pulizia della città e un’assistenza medica diffusa capillarmente hanno favorito un miglioramento della salute. 36 ospedali con 4500 posti letto permettono di ottenere gratuitamente medicinali e di effettuare con grande facilità controlli medici e visite.

Tutti bambini poveri, fino al compimento del quinto anno di età, vengono sottoposti a controlli periodici e check-up gratuiti. Il tasso di mortalità infantile di un terzo minore rispetto alla media nazionale, e l’alto grado di alfabetizzazione (il 95%, della popolazione) fanno di Curitiba una delle città più virtuose del Brasile. Di grande efficienza anche il sistema scolastico, la formazione professionale, le scuole, gli asili e gli impianti culturali e sportivi, edificati soprattutto nelle periferie della città, oltre al circuito delle 30 biblioteche cittadine. Dopo trent’anni d’interventi di buona amministrazione e di partecipazione democratica, Curitiba rappresenta una fabbrica vivente di progetti che affrontano con decisione e efficacia i problemi di sostenibilità, prevenzione alle malattie, mobilità e integrazione sociale tipici di una metropoli, ma che inspiegabilmente risulta essere un modello di sviluppo poco conosciuto al di fuori dei confini brasiliani e dei libri di urbanistica.

Simone Casavecchia

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