Ambiente ed energia, ultime notizie Greenpeace Italia - Pubblicata in questo mese sul sito web di Greenpeace Italia la versione aggiornata dell’Eco-guida ai prodotti elettronici. Consultabile sul Web, la guida è un’iniziativa che appartiene a una campagna più vasta dell’associazione ambientalista per la riduzione di gas-serra da parte delle aziende elettroniche, e si caratterizza per essere un utile strumento di orientamento nel vastissimo mondo dll’ICT poiché valuta la sostenibilità della loro produzione in base a tre parametri: politica energetica, eco-compatibilità dei prodotti e sostenibilità della filiera.
Le novità dell’edizione 2011 della ricerca mostrano la HP in netto sorpasso su Dell e Nokia e introducono nuovi parametri di valutazione come l’impiego di energie rinnovabili e le emissioni di gas-serra prodotte nell’intera catena produttiva, dalle materie prime dei singoli componenti, fino alla fase finale del prodotto in cui esso dovrebbe essere riciclato. La gestione dei consumi energetici in base a criteri di maggiore efficienza lungo tutta la filiera è,anzi, la sfida che Greenpeace lancia alle aziende del settore elettronico dopo esser riuscita nel non facile impresa di far mettere al bando le sostanze chimiche più pericolose.
Proprio la misurazione e la riduzione delle emissioni di CO2, insieme alla scelta oculata delle materie prime e il sostegno a una legislazione più severa nel settore dei cambiamenti climatici, sono stati i punti di forza che hanno portato Hewlett Packard in testa alla classifica. Alla HP segue la Dell in ribasso di dieci posizioni rispetto allo scorso anno ma comunque portatrice di una buona performance per avere i target climatici più ambiziosi: l’obiettivo è quello di ridurre del 40% le emissioni entro il 2015. Declassata dal primo al terzo posto Nokia che ha mostrato scarso impegno nell’impiego di energie pulite. Maglia nera alla RIM (Research in motion) produttrice di Blackberry, per l’incompletezza e la poca trasparenza della documentazione delle sue performance ambientali.
Come notato da Salvatore Barbera, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace, ci sono ancora ampi margini di miglioramento su ognuno dei tre parametri e ogni azienda ha l’opportunità di esprimere in futuro una reale leadership nel contenere gli impatti sul clima. L’Eco-guida utilizza infatti dei criteri fondati sulla possibilità reale di creare un’industria elettronica davvero sostenibile, grazie alla riduzione dei consumi energetici e all’utilizzazione di una legislazione ambientale più ambiziosa in materia di energia pulita.
Simone Casavecchia