MONTALTO, CONTRO IL NUCLEARE: riunione organizzativa dei comitati per il ''sì'' al referendum per fermare il nucleare
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Lunedì 11 aprile, presso il complesso monumentale San Sisto a Montalto di Castro (VT) si è svolta una riunione organizzativa dei comitati per il Sì al referendum per fermare il nucleare.
Erano presenti Gabriella Brandani una delle protagoniste storiche delle proteste antinucleari dopo il disastro di Chernobyl, Ernesto Cesarini del Comitato Cittadini Liberi di Tarquinia, Pieranna Falasca del comitato per il Sì di Viterbo, Angelo Gentili del comitato maremmano per il Sì, Loreto Gigli di Italia Nostra, Marzia Marzoli del movimento No Coke Alto Lazio, Lorenzo Parlati del comitato nazionale, Nino Rosi del comitato promotore dei referendum, Stefano Sebastiani del comitato antinucleare di Montalto di Castro, i consiglieri comunali di Montalto di Castro Fabiola Talenti e Sergio Caci e quello di Tarquinia Silvano Olmi.


Nel pubblico c’erano l’assessore comunale Gabriele Rossi e il consigliere comunale Anna Maria Fabi entrambi di Montalto di Castro; i consiglieri dell’Università Agraria di Tarquinia Anna Rita De Alessandris e Maurizio Tufarini.
Pur trattandosi di un incontro organizzativo c’è stata la partecipazione di un folto gruppo di cittadini e esponenti di varie associazioni.
Sono state concordate le iniziative da mettere in campo per portare la maggioranza degli italiani a votare e per far prevalere il Sì nel referendum contro il nucleare.
“Il disastro di Chernobyl – ha ricordato Fabiola Talenti – e quello recente in Giappone hanno messo a nudo al pericolosità delle centrali nucleari e dimostrato che il disastro è possibile.”
Loreto Gigli ha messo in guardia della mancanza di informazioni sui mass media per quanto riguarda l’inquinamento delle radiazioni fuoriuscite dalla centrale giapponese.


Per Ernesto Cesarini “la madre di tutte le battaglie è qui a Montalto. Questa città è un luogo simbolo – ha aggiunto – se riusciamo a smuovere le coscienze della popolazione locale abbiamo vinto. Il nucleare serve solo all’Enel per incassare altri soldi e sostenere il suo bilancio aziendale.”
Silvano Olmi ha sottolineato l’importanza di coinvolgere nella campagna referendaria i giovani, gli agricoltori e le categorie produttive locali “per creare un fronte trasversale – ha detto il consigliere comunale – che si contrapponga a quello favorevole al nucleare che attraversa tutti partiti politici.”
Pieranna Falasca ha messo in guardia sulle conseguenze della moratoria varata dal Governo che sta creando confusione tra la popolazione che è indotta a pensare che le centrali nucleari non si faranno più. “Dobbiamo organizzare manifestazioni – ha detto la Falasca – eclatanti e non violente, per sollecitare i cittadini ad andare a votare.”
Marzia Marzoli ha sottolineato il disagio di quei cittadini “che non si riconoscono nei partiti tradizionali. Occorre una campagna informativa porta a porta.”


Lorenzo Parlati ha ricordato che al comitato nazionale per il Sì aderiscono una sessantina di associazioni. Il 21 e 22 maggio, in tutta Europa, ci saranno manifestazioni contro le centrali nucleari e saranno formate dai cittadini delle catene umane.
Le manifestazioni italiane annunciate sono:
- martedì 26 aprile, anniversario del disastro di Chernobyl, la mattina è stata chiesta la convocazione di un consiglio comunale straordinario aperto a Montalto di Castro e il pomeriggio davanti alla Prefettura di Viterbo si terrà una manifestazione;
- martedì 17 maggio a Borgo Sabotino (Latina);
- domenica 22 maggio a Montalto di Castro.

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