CONVENZIONE ONU PER I CORSI D'ACQUA. Per la gestione sostenibile di fiumi e laghi. Aderiscono 21 Paesi. Ultime notizie ambiente - Roma - «L’Italia compirà gli opportuni sforzi per fare in modo che si possa centrare l’obiettivo prospettato dal Presidente Gorbaciov di raggiungere entro il 2012 il numero di ratifiche necessarie all’entrata in vigore della Convenzione». Queste le parole del ministro degli Esteri Franco Frattini in una lettera indirizzata al presidente di Green Cross Italia Elio Pacilio.
Fondata da Mikhail Gorbaciov circa 20 anni fa, l’organizzazione ambientalista sta da anni conducendo un’impegnativa campagna a favore della Convenzione delle Nazioni Unite per i corsi d’acqua, un trattato globale volto a limitare i conflitti e indirizzare la gestione sostenibile di fiumi e laghi che formano o attraversano i confini internazionali.
Convinta che il documento rappresenti una base fondamentale per la risoluzione pacifica delle controversie inerenti la condivisione dell’acqua tra gli Stati, Green Cross, insieme ad altre importanti organizzazioni, tra le quali il Wwf e l’Unesco, negli ultimi tempi ha intensificato gli sforzi e raggiunto traguardi importanti.
Dalla sede internazionale giunge, infatti, notizia che anche la Grecia ha deciso di aderire alla Convenzione, portando a quota 21 il numero di Paesi a favore dell’accordo Onu.
Alla ratifica si aggiunge dunque un nuovo slancio, un supporto fondamentale affinché l’accordo a tutela dell’acqua entri presto in vigore. Adottata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite 13 anni fa grazie a una schiacciante maggioranza, il documento diventerà effettivo solo quando verrà ratificato da ben 35 nazioni.
«La convenzione - aggiunge il ministro degli Esteri Franco Frattini - sta assumendo un rilievo importante sul piano internazionale, soprattutto per assicurare un equilibrato processo di sviluppo economico che tenga conto degli ineludibili criteri di sostenibilità ambientale e di razionale utilizzo delle risorse idriche».
Di certo, la gestione delle risorse idriche rappresenta un argomento molto complesso e, giorno dopo giorno, aumentano le preoccupazioni in merito alla qualità e alla distribuzione equa e sostenibile di questo bene ma molti sono i Paesi che, insieme all’Italia, stanno rafforzando i propri impegni internazionali. In Francia, ad esempio, il processo nazionale è stato completato con l’adozione, da parte del senato, del progetto di legge che autorizza l’adesione francese alla Convenzione. Importanti, inoltre, le ratifiche, arrivate all’inizio di quest’anno, che includono la Nigeria e la Guinea-Bissau mentre nel prossimo futuro probabile anche il coinvolgimento del Burkina Faso, che porterebbe a 22 il numero degli Stati contraenti.
«L’acqua è una risorsa che spesso attraversa i confini, creando sia obblighi sia opportunità per lo sviluppo di una cooperazione efficace tra i Paesi», afferma il Ministro greco dell’Ambiente dell’energia e del Cambiamento Climatico, Tina Birbili.
«La promozione della cooperazione transfrontaliera sulle questioni legate all’acqua - conclude il ministro greco - è inerente alla politica estera greca, poiché circa il 25 per cento delle superfici d’acqua della Grecia si estendono o provengono dai Paesi limitrofi. La Convenzione Onu sui corsi d’acqua costituisce un passo importante per far avanzare i negoziati che la Grecia ha già avviato con l’Albania, la Repubblica Ex Jugoslava di Macedonia, la Turchia e la Bulgaria».