INCENERITORI, LETTERA AL SOSTENITORE, incenerire è solo un danno, per tutti. Ultime notizie ambiente Tuscia - Egregio sostenitore degli inceneritori,le scrivo in merito alla sua buona predisposizione riguardante la possibilità di costruzione di un inceneritore nella nostra provincia.
Lei ci dice che la costruzione di un inceneritore è inevitabile o che, peggio, può costituire un’importante possibilità di sviluppo per il nostro territorio, tanto da spingere i politici nostrani a passare dalle parole ai fatti. Ebbene, non sono affatto d’accordo con il suo punto di vista. Non è questo, secondo me, il modo per affrontare il problema dei rifiuti e soprattutto non credo sia questo lo sviluppo che effettivamente necessita la nostra provincia.
Non esiste un inceneritore o “termovalorizzatore” (?), che dir si voglia, che non sia pericoloso per la nostra salute. Anzi secondo numerosi studi e secondo uno dei maggiori esperti di nano patologie, il Dott. Montanari, più i filtri riescono a far passare nano polveri sottili , tanto più diventano dannosi. Perché anche una nano polvere pm1 provoca tumori. Ed è impossibile bruciare materiale e non creare queste nano polveri sottili che penetrano nel nostro organismo.
Già viviamo in mezzo a queste sostanze tutto il giorno, non vedo perché dovremmo cercare di aumentare i rischi per la nostra salute piuttosto che diminuirli. Non voglio neanche parlare dell’antieconomicità di questi stabilimenti, che si reggono in piedi in Italia, dove sono stati realizzati, solamente grazie allo scandaloso aiuto di Stato del CIP6. Altrimenti avrebbero già chiuso tutti per fallimento delle aziende che li gestiscono. Credo comunque che il fatto che siano un danno gravoso per la nostra salute debba spingere tutti a pensare che questo percorso sia impraticabile. Ma si sa, i soldi di pochi sono più importante della salute di tutti.
In alternativa Le propongo di visionare il video che le allego, che descrive un centro di riciclaggio che si trova a Vedelago, a pochi chilometri da Venezia.
http://www.youtube.com/watch?v=VJ7ZWkSPqOM&feature=share
In questo centro, attraverso delle tecnologie moderne si riesce a riciclare il 99% dei rifiuti. E questi signori (testimonial di una concreta “green economy”) stanno vendendo la loro tecnologia in tutto il mondo: in Corea, in Germania, in Svizzera, in Olanda. In Italia stanno creando un impianto in Sardegna. Questo è un nuovo modello di sviluppo, che crea anche occupazione, ma che soprattutto difende l’ambiente del nostro territorio e la nostra salute.
Occorre educare le persone a non produrre rifiuti prima di tutto e poi a differenziarli in modo oculato. Ma come si può fare una politica del genere se poi si vuole costruire un inceneritore che ingurgita tonnellate di rifiuti per portare un beneficio economico a chi lo gestisce? Come si può spingere una raccolta differenziata porta a porta se poi le istituzioni che ci governano hanno investito milioni di euro in un generatore di tumori che non può fare a meno di bruciare materia per il solo scopo di portare un utile economico?
Sinceramente di questo sviluppo economico ne faccio volentieri a meno, e devo dire che sono molto preoccupato quando vedo uno dei rappresentanti dei “giovani quarantenni” del PDL, il consigliere Battistoni, che per farci capire quali sono le loro innovative idee di “sviluppo”, come prima cosa ci dice che il ciclo dei rifiuti non può che concludersi con l’incenerimento. Se questi sono i nuovi, mi tengo volentieri i vecchi, visto che almeno tra loro c’è stato già qualcuno che ha storto la bocca.
Gianluca Marini
Coordinamento Provinciale IDV