Ultime notizie energia nucleare Usa - Se le prospettive per le rinnovabili negli Stati Uniti si fanno "interessanti, non altrettanto si può dire per il nucleare statunitense che è in grave difficoltà per la convergenza di una serie di fattori negativi: calo della domanda elettrica a causa della crisi, prezzi del metano dimezzati a seguito dell’immissione sul mercato del gas naturale contenuto in rocce scistose, mancato accordo in Senato sulla legge 'cap and trade' che avrebbe fissato un prezzo per le emissioni di anidride carbonica". Lo scrive Gianni Silvestrini, ricercatore del Cnr e direttore scientifico del Kyoto Club e della rivista 'QualEnergia', in un editoriale su quest'ultima.
Dagli Usa arrivano "due notizie emblematiche di importanti evoluzioni dello scenario energetico- dice Silvestrini- la prima riguarda la partenza del solare di grande taglia dopo un ventennio di stasi". L’ultima approvazione fa riferimento ai 1.000 MegaWatt del Blythe solar power project da realizzare in quattro gruppi nel deserto californiano del Mojave dal gruppo tedesco Solar Millennium ad un costo di 5 miliardi di dollari. L’impianto produrrà annualmente 2,2 TWh e garantirà lavoro a 400 addetti per i 40 anni di vita della centrale. Si tratta del sesto progetto approvato negli ultimi mesi.
Il rilancio di queste tecnologie avviene "vent’anni dopo l’entrata in funzione dei 354 MW delle centrali solari della Luz, tuttora perfettamente funzionanti- sottolinea Silvestrini- dopo la cui realizzazione tutto si era bloccato". Le nuove centrali solari sono le prime di un ampio pacchetto di 7,8 GW- concentratori cilindro parabolici, a torre, Stirling- che verranno costruite in California, Nevada ed Arizona. Insomma, chiude Silvetsrini, buone notizie sul fronte delle rinnovabili, mentre per il nucleare "il risultato è che, uno dopo l’altro, i progetti di nuove centrali stanno affondando".
Fonte: Agenzia Dire
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