"Il 21 agosto l'umanità avrà consumato tutte le risorse che la natura può fornire in un anno". Ciò vuol dire che da quel giorno in poi, consumeremo risorse oltre la capacità della Terra di reintegrarle. E non si tratta solo di derrate alimentari o acqua potabile, ma anche della "capacità di trattenimento e filtraggio dell'anidride carbonica (la CO2)" che ha il nostro pianeta. Cosa significa tutto questo? Che "fino alla fine dell'anno consumeremo stock di risorse aggiuntive accumulando gas a effetto serra in atmosfera". Lo denuncia Global Footprint Network, l'organizzazione internazionale che promuove la sostenibilità attraverso 'l'Impronta ecologica', uno strumento di contabilità ambientale che misura quante risorse naturali abbiamo e quante ne usiamo.
Insomma, consumiamo troppo, più di quanto la Terra sia in grado di fornirci, e il fragile equilibrio fra consumo di risorse e la loro ricostituzione, e tra emissione di gas serra e la capacità di assorbirli, si romperà sabato 21 agosto.
"Quando si esauriscono in nove mesi le risorse di un anno si dovrebbe essere seriamente preoccupati", commenta Mathis Wackerhagel, presidente di Global Footprint Network. "La situazione- avverte- non è meno urgente sul fronte ecologico: cambiamenti climatici, perdita di biodiversità e carenza di cibo e acqua sono tutti chiari segnali di come non potremo più continuare a consumare 'a credito'".
Agenzia Dire
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