Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama tira un sospiro di sollievo e di fronte ai sindacati a Washington ha fatto sapere che la durissima lotta contro la marea nera "sta finendo". "E' un'ottima notizia - afferma il presidente degli Usa - apprendere nella notte che le operazioni di chiusura del pozzo, chiamata 'static kill', sembrano essere riuscite".
L'operazione 'static kill' per qualche verso simile alla precedentemente fallita 'top kill', ha dato i suoi buoni frutti. Il greggio non sgorga più dal pozzo. L'operazione consiste nell'immettere nella valvola del pozzo una una colata di fango, che viene poi sigillata con del cemento.
Il successo dell'operazione è comunque dovuta alla forte diminuzione della pressione del pozzo, permettendo così al fango di fare presa in maniera significativa.
Intanto Anadarko, partner Bp che possedeva una quota del 25 per cento del pozzo Macondo, fa sapere di non avere intenzione di allargare i cordoni della borsa e pagare per la pulizia del Golfo del Messico ( la cifra è di 1,2 miliardi di dollari). Secondo Anadarko, l'esplosione era "prevedibile e il diretto risultato delle decisioni, omissioni e azioni di Bp; (azioni che) probabilmente sono una negligenza schietta o un comportamento doloso".