Quello che sta accadendo nella politica ceretana in questi giorni ha del paradossale. Ceti politici che finora si sono susseguiti alla guida di questo Paese in maniera dinastica per decenni e che hanno determinato con la loro inadeguatezza i ritardi della nostra città si accingono a decretare affrettate sentenze sull’attuale amministrazione comunale. Dopo che per anni hanno gestito la cosa pubblica senza alcuna programmazione di servizi e riducendo il Paese ad agglomerato urbano ora salgono in cattedra e accusano la neo-insediata Amministrazione di immobilismo, di incapacità gestionale, di mancanza di fiducia nel Sindaco Ciogli.
Eppure i signori del centro-destra sanno che cosa comporta lo sforamento del “Patto di Stabilità”, sanno che le sanzioni previste sono assai pesanti nei confronti delle Amministrazioni Comunali. Sanno che i Comuni che infrangono il patto sono impossibilitati ad assumere personale, tant’è che proprio per questo motivo quest’anno non è stato possibile provvedere all’assuzione dei lavoratori stagionali che solitamente coadiuvano il Corpo della Polizia Municipale nei mesi estivi. A tal proposito ci permettiamo di ringraziarli per aver svolto il loro lavoro con spirito di sacrificio e di collaborazione ben superiore al dovuto.
Così come lor Signori sanno anche che sforare nuovamente il patto di stabilità per l’anno 2008 significherebbe oltre ad incorrere in nuove sanzioni per l’anno prossimo, non poter stabilizzare i lavoratori precari che oltre ad aver diritto ad un lavoro stabile sono anche essenziali per l’efficienza della macchina amministrativa che da tempo risulta sotto organico. Se solo pensiamo che il Sindaco Paliotta, sabato scorso in un’assemblea pubblica, denunciava che il Comune di Ladispoli ha solamente 120 dipendenti e ha bisogno di incrementare il proprio organico per far fronte alle esigenze dei propri cittadini, noi che a Cerveteri abbiamo un estensione territoriale di gran lunga inferiore non arriviamo a contare 100 dipendenti, possiamo forse permetterci di rischiare di violare il patto di stabilità anche per il 2008 con tutto quello che ne consegue?
Il Patto di Stabilità è un insieme di vincoli assurdi che spinge gli Enti locali nella direzione di ridurre la spesa ed aumentare le entrate, con l’intento di far quadrare i bilanci dello Stato e di rispettare i parametri imposti dal Trattato di Maastricht. L’ennesima misura che serve alla tutela di un’economia liberista in chiara crisi e che come al solito fa pagare i duri costi della sua sopravvivenza ai cittadini. Tutto questo significa tagli ai servizi pubblici, privatizzazioni e svendita del patrimonio pubblico e, come sempre succede in questi casi, a pagarne le spese sono sempre i cittadini più deboli.
Gli Enti Locali stanno diventando gli ammortizzatori sociali di un sistema che è ormai evidente essere al collasso.
I nostri genitori sono chiaramente preoccupati per la condizione delle nostre strutture scolastiche come è giusto che sia. Ma in pochi si rendono conto che la salute loro e dei loro figli verrà messa seriamente a rischio dalla prossima apertura della centrale a carbone di TVN e dall’ipotesi di allargamento della discarica di Cupinoro.
Forse non ci si vuole rendere conto che dal 2001 al 2007 la scuola pubblica ha visto dimezzare i finanziamenti. La finanziaria 2008 prevede ulteriori tagli fino al 2011. Le scuole private vedono lievitare i propri proventi mentre quelle pubbliche sono lasciate allo sbando.
Gli stanziamenti per il miglioramento dell'offerta formativa sono scesi del 31%, passando dai 258 milioni del 2001 ai 179 del 2007, mentre gli stanziamenti per il funzionamento amministrativo e didattico sono passati dai 331 milioni ai 108, ben il 68% in meno. E per assurdo se anche Cerveteri avesse avuto tutte le aule necessarie per eliminare la lista d’attesa il provveditorato non avrebbe comunque potuto assegnargli le docenze. Così a Settembre le scuole riapriranno con un’aula vuota e 20 famiglie in più che dovranno farsi carico anche dei costi della scuola privata.
Per quanto riguarda l'Amministrazione Ciogli, alla quale noi partecipiamo e crediamo, siamo convinti che ben fa a terminare la fase di analisi e ad evitare operazioni affrettate e populiste, che purtroppo hanno caratterizzato spesso le gestioni passate e che se anche possono sembrare aiutare nella gestione del presente in prospettiva troppo spesso risultano inefficaci e finiscono per ritorcersi contro tutta la cittadinanza.
Perciò crediamo, che pur nel rispetto dell’opposizione legittima, si debba aver prima di tutto a cuore le sorti della nostra città. Questo stato di cose spinge la nostra Amministrazione ad un lavoro attento e responsabile che richiede tempi magari non immediati (anche se alcune risposte sono in cantiere e verranno pubblicizzate nei prossimi giorni) ma che pagherà sicuramente nel futuro di Cerveteri.
Il Direttivo del Circolo
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