Tuscania ultime news www.UnoNotizie.it - Molti (persino un ministro del precedente governo) sono portati a pensare che la cultura sia un “accessorio di lusso” e che con la cultura “non ci si mangia”. Invece proprio i dati di Federculture, di Unioncamere e di Fondazione Symbola smentiscono queste affermazioni.
Secondo i dati del luglio 2012 l’industria del sapere, legata al patrimonio culturale, alla produzione culturale e alla creatività (escluso il turismo che è valutato come comparto a sé) vale quanto la finanza, cioè il 5,4% del PIL. Con 1,4 milioni di occupati, e nonostante gli ultimi quattro anni di crisi, è cresciuta più di quanto sia cresciuta l’economia (0,9% contro 0,4%).
Che vogliono dire questi dati? Questi dati ci dicono che l’industria dei beni culturali vale il doppio dell’industria meccanica ed equivale in termini di PIL a finanza e assicurazioni messe insieme. Dunque il patrimonio culturale e ambientale è un motore potente per la crescita, lo sviluppo e la qualità della vita.
Questi dati sono quelli presi in considerazione da Assotuscania insieme al Coordinamento 3T che ha proposto sin dalla primavera
scorsa l’adozione di una delibera-quadro strategica, che contiene i
principi di programmazione e gestione del paesaggio, del territorio,
dell’ambiente e dei beni culturali del Comune di Tuscania indirizzando all’applicazione delle politiche che incidono sul paesaggio.
Di Tuscania, perla della civiltà etrusca, città d’arte del medioevo con le sue basiliche romaniche tra le più suggestive del territorio sembra oggi rimanere una pallida ombra denunciano nel loro comunicato stampa gli associati: "Pannelli fotovoltaici e pale eoliche che incombono, in modo selvaggio, aggressivo e sconsiderato. Le ditte costruttrici dei grandi impianti eolici si stanno di nuovo muovendo per ottenere i permessi, sfruttando anche il momento politico ed economico. Il problema della puzza e dell’impianto di compostaggio è tuttora irrisolto e nulla di concreto l’amministrazione sta realmente facendo per risolvere la penosa situazione che danneggia la vita dei cittadini e l’economia. Il centro storico, assediato dalle automobili e dalla sosta selvaggia, è in abbandono e degrado, San Pietro è esposta ai vandalismi, il Museo nazionale etrusco è tuttora parzialmente chiuso" E poi "emergenza arsenico, emergenza pulp della cartiera; non c’è la raccolta differenziata, né alcun progetto alle viste... Senza un quadro di regole per la tutela e la valorizzazione del territorio non si và da nessuna parte; una riflessione sul territorio deve necessariamente considerare tutti gli aspetti: acqua, aria, suolo, rifiuti, energie alternative e tradizionali e rispetto a questi aspetti è necessario definire un quadro di politica del territorio"
La delibera c'era anche stata per proporre questa regolarizzazione. "Peccato" -continua la nota- "che tale delibera non sia stata minimamente presa in considerazione dall'Amministrazione in carica e dal Consiglio comunale nel suo insieme". Tutto ciò nonostante il 28 aprile fossero state raccolte e consegnate 503 firme per sostenere la proposta alla quale a tutt'oggi "pur essendo ampiamente scaduti i termini dei 30 giorni, il Sindaco non ha ancora risposto per comunicare quando intenda valutare la proposta che i cittadini di Tuscania hanno rivolto all’Amministrazione... Malgrado le dichiarazioni riportate nel verbale del Tavolo tecnico del 29 marzo sulle problematiche ambientali e tutela del territorio comunale, nelle quali lo stesso Sindaco affermava a che il Comune di Tuscania: “valuterà contemporaneamente sia la soluzione di possibili vincoli come anche l’approfondimento in tal senso della normativa europea ed il possibile effetto concreto della delibera quadro che ha proposto il Comitato 3T, eventualmente perfezionata”. Nulla è stato fatto e i mesi trascorsi hanno portato ad aggravarsi tutte le situazioni denunciate,
