Caro Mazzola, le bugie hanno le gambe corte.

Quando non si hanno argomenti validi si inizia a mentire... e meno si dispone di ragioni più si è costretti a spararle grosse, certo non si fa una bella figura, ma stando in torto evidente c'è poco da perdere, delle varie sparate qualcosa può sempre rimanere nell'opinione generale.

Questo classico incipit di ogni propaganda, a quanto pare, ha trovato nella bocca e nella penna del sindaco Mazzola l'habitat ideale per proliferare.

Voltando le spalle all'ampio movimento contro il carbone, Mazzola si è isolato, alienandosi una cospiqua parte della sua stessa base elettorale: Sono migliaia i tarquinesi che si oppongono come possono ai tumori e ai danni economici serbati dall'accensione della centrale di TVN.

Se la rappresentatività di questa maggioranza è crollata in modo verticale dopo il 'tradimento', il sindaco, almeno sul piano istituzionale, tenta di apparire meno solo di quanto realmente non sia.

Criticato per la scelta di accettare le compensazioni di ENEL, Mazzola scrive testualmente: “la Regione, la Provincia e i comuni del comprensorio hanno la nostra stessa opinione”(25/08/2008).

Il sindaco mente sapendo di mentire, la Provincia di Viterbo infatti non solo non ha accettato la logica delle compensazioni in nessuna forma, ma ha invitato gli enti del territorio a fare lo stesso. Non si può infatti accettare la carità pelosa di chi si prepara ad avvelenarci e a colpire a morte molte delle imprese agricole e legate al turismo, che prosperano nella fascia costiera della Tuscia, il cui indotto supera i cento milioni di euro.

Va dunque puntualizzato che il presidente della Provincia Mazzoli, al contrario del sindaco rivierasco, tiene fede in maniera seria ai suoi impegni di contrasto al carbone, ma va dato atto che tutte le forze politiche a Palazzo Gentili hanno esecrato la pratica delle compensazioni.

A tal proposito infatti una mozione presentata da Rifondazione Comunista è stata approvata all'unanimità in Consiglio Provinciale.

In Regione e in Provincia di Roma la proposta di 'salto della quaglia' da parte di ENEL, formalmente non è mai arrivata. Marrazzo e Zingaretti, al pari del sindaco di Tarquinia, hanno senz'altro tradito la buona fede degli elettori e il mandato a tutelarne gli interessi, ma si sono ben guardati dal farlo nelle sedi opportune del Consiglio e della Giunta, dove sarebbero stati massacrati dalle loro stesse maggioranze.

I due si sono mossi individualmente e senza riuscire a far compiere passi conseguenti alle rispettive amministrazioni. Il loro tradimento ha dunque prodotto danni a palate sul piano propagandistico, ma sostanzialmente il risultato politico auspicato da ENEL non è arrivato, né credo che arriverà mai.

Quanto poi ai “comuni del comprensorio” Tarquinia è l'unico voltafaccia registrato tra i Sindaci del Viterbese. Contrariamente a quanto va scrivendo, Mazzola è piuttosto solo o quantomeno male accompagnato da Moscherini (PDL) e altri tre (di numero) sindaci della Provincia di Roma.

A fronte delle decine di comuni che mantengono il loro appoggio al movimento contro il carbone, la subalternità ad ENEL da parte di Moscherini e Mazzola non mi pare un gran risultato né un gran vanto.

Riccardo Fortuna
Consigliere alla Provincia di Viterbo
Partito della Rifondazione Comunista