Sono sempre stata dell’avviso che ogni cittadino nell’ambito della propria comunità abbia dei doveri e dei diritti.
Detto quanto sopra vorrei sottoporre all’opinione pubblica, quanto mi è accaduto.
L’11 novembre scorso è purtroppo deceduto il mio papà Bizzarri Spartaco, e dovendo tumularlo nella tomba dei miei nonni, risultando la tomba vecchia e malridotta, tanto che al momento dell’apertura si era addirittura spaccata, la ditta che aveva fatto il trasporto ha portato al Comune di Viterbo regolare progetto di ristrutturazione della stessa. Lo stesso geometra Carbone, venne a fare il sopralluogo, già probabilmente prevenuto, perché asseriva che essendo una tomba antica (oltre 50 anni) non si potevano fare grosse modifiche. Feci notare prontamente che nello stesso riquadro vie erano circa 20 tombe, e almeno 7 erano state rifatte di tutti i tipi e di tutti i colori. (tutto si può verificare dalle foto che allego).
Dopo altri scambi di telefonate con il dirigente Sig. Menghini, che mi suggeriva degli assestamenti, sempre la ditta del trasporto mi avvertiva che il permesso era stato negato.
Faccio anche presente che per ben tre settimane mi hanno fatto tenere il mio papà in camera mortuaria, data la celerità delle risposte. A quel punto, sostenendo una ulteriore spesa pur di dargli una degna sepoltura, la ditta mi fece dei pezzi nuovi provvisori e potemmo tumulare il mio papà, che tra l’altro e’ sepolto senza poter aver messo una foto una scritta e niente altro, solo con una cornice che io ho posato sulla tomba.
Investii di questo problema l’assessore competente Sig. Galati che, gentilissimo, si recò al Cimitero, e prese atto che quello che chiedevo in effetti non era illegittimo, tenendo conto che tutti nell’area circostante avevano effettuato modifiche a loro piacimento, assicurandomi che nell’arco di una settimana, mi avrebbe fatto avere notizie.
Ad oggi essendo trascorse tre settimane, il citato assessore dopo varie pressione, mi fa sapere che il Dirigente Sig. Menghini, mi nega nuovamente l’autorizzazione, perché la medesima deve passare tramite la sovraintendenza ai beni culturali di Roma, per probabilmente sanare altre situazioni.
Come cittadina onesta, che ha sempre rispettato tutte le leggi e che ha adempiuto a tutti i doveri, mi sento offesa ed indignata, soprattutto perché sto subendo una ingiustizia, che mi auguro non sia legata al mio nome, e tenendo anche conto che si sta perpetrando su una questione triste e dolorosa come la perdita di un genitore.
In ogni caso se in passato ci sono state leggerezze, chi ha sbagliato pagherà, ed io che credo fermamente nella giustizia il 28/12/09 farò una denuncia dettagliata con tanto di foto alla Procura della Repubblica per vedere tutelati i miei diritti, visto che chi dovrebbe farlo e in tutt’altre faccende affaccendato!
Daniela Bizzarri
- Uno Notizie Lazio - Viterbo -
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