Oggi si è svolta, presso il Tribunale dei minori a Roma, l’ennesima udienza fissata per la vicenda della giovane sedicenne stuprata nel 2007 a Montalto di Castro.
La mamma della giovane era convinta che si giungesse ad una conclusione, ma questa è ancora molto lontana.
In effetti le Assistenti Sociali hanno presentato un progetto per la messa in prova dei ragazzi che tra l’altro, ad eccezione di due, sono tutti diventati maggiorenni. Il giudice l’ha concessa per 24 mesi, tanto è vero che il processo, per ora, sarà sospeso e la prossima udienza è stata fissata per il 27/03/2012.
Prima di iniziare, il giudice ha chiesto ai ragazzi se erano pentiti del loro gesto, e pronti a scusarsi con la madre. Tutti hanno fatto quello richiesto dal giudice, e il tutto è stato messo a verbale.
Voi vi chiederete: tutto qui?
Sì, in effetti il tutto sarà durato neanche una mezz'ora.
Fuori il tribunale c’è scritto: “La legge è uguale per tutti”, ma per tutti chi?
Ora per la ragazza dovranno trascorrere 2 anni e mezzo di nuovo calvario, come se non fosse bastato quello che ha già subito. Poi la cosa che lascia veramente stupiti, e che oggi ha fatto letteralmente andare in bestia l’Avv. Sciullo, legale della ragazza, è che la parte lesa non può parlare in corso di udienza neanche tramite il proprio legale.
Io so solo che la ragazza, già da diversi giorni, con l’avvicinarsi del processo, era in uno stato fortemente depressivo, molto più grave di quello in cui vive quotidianamente, e certamente questa notizia non le riporterà il sorriso, anzi sicuramente andrà solo che peggiorando. Chissà se questa considerazione è stata minimamente fatta, prima di giungere alla conclusione dei fatti.
Sono disgustata, delusa e amareggiata, e vedere una madre piangere ancora una volta tutte le sue lacrime mi ha fatto esplodere una grande rabbia.
Chi pensava che la famiglia non avrebbe avuto la possibilità di avviare un procedimento civile si sbaglia di grosso. Certo ci vorrà più tempo. Ma fin da questa mattina ho ricevuto telefonate di solidarietà e di voglia di contribuire. Anche la ragazza avrà i suoi avvocati, forse non pagati dalle istituzioni ma dal cuore della gente, quella gente che, come me, non la lascerà mai sola fino a che giustizia non sarà fatta. In ultimo vorrei informare che provvederò al aprire altro conto corrente, e poi saranno dati a tutti gli estremi.
Daniela Bizzarri
Consigliera di parità della Provincia di Viterbo
- Uno Notizie Viterbo -
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