«Quello che più addolora il mio cliente è il comportamento spiacevole di alcuni esponenti dell’opposizione radicale, che stanno cavalcando l’onda del suo arresto» dice l’avvocato Guerriero, difensore del Sindaco Mancini.
Eppure, noi, a differenza della maggioranza, non abbiamo fatto caroselli con le auto per le vie del paese, non abbiamo distribuito porchetta in piazza, non abbiamo utilizzato becera arroganza e toni minacciosi con i nostri oppositori politici.
Riteniamo di aver avuto in questa circostanza un atteggiamento estremamente civile e rispettoso e non siamo disposti a passare per quelli che “cavalcano l’onda”. Non possiamo essere ritenuti noi i “colpevoli” di questa spiacevole vicenda.
In fondo siamo un gruppo di opposizione, oggi estremamente indignato, perché ben consapevole che l’atteggiamento superficiale dimostrato in questa circostanza è insita nel modo di operare dell’Amministrazione Mancini. Lo si ritrova anche su molte altre questioni, seppur di carattere prettamente locale e quindi senza la risonanza che l’operazione “Miniera d’Oro” ha avuto, ma non per questo meno rilevanti.
L’atteggiamento superficiale, arrogante, sin dal primo giorno dell’insediamento del Sindaco Mancini e dei suoi sostenitori non ci consente di esprimere la benché minima solidarietà che avremmo avuto nei confronti di chiunque altro, senza mai trascendere il nostro ruolo politico. Chi frequenta le aule consiliari sa benissimo di cosa parliamo. Furbizie, risposte evasive, bugie.
Vorremmo inoltre ricordare che sul nostro programma elettorale si poteva già leggere:
• CAVE/BONIFICHE AGRARIE
Seppure sul nostro territorio non sono attive cave di estrazione di materiali, attraverso l’escamotage delle così dette “bonifiche agrarie” assistiamo a veri scempi ambientali, difficilmente quantificabili o sanabili (distruzione di falde acquifere e conseguente dissesto idrogeologico!).
Per questo al NO all’apertura di cave sul territorio comunale aggiungiamo la volontà di un serrato controllo delle bonifiche agrarie, le quali hanno il solo compito di bonificare i terreni allo scopo di renderli adatti alla coltivazione e non di deturpare territori e risorse.
«L’accusa di corruzione non regge, anche perché non stiamo parlando di una cifra da capogiro, ma di “soli” 20mila euro» continua l’avvocato Guerriero. Come a dire che una tangente da 20.000 euro oggi non si nega a nessuno.
Ma non è questo il punto. Tangente o no, rimane il fatto che nelle casse del comune non sono entrati quei soldi (per la sola “bonifica” in località Ontaneto una forbice che va dai 70.000€ ai 700.000€, tanti per una comunità di 1.700 persone) come avrebbero dovuto.
Anche per quanto sopra, chiediamo le immediate dimissioni di Sindaco, Giunta e maggioranza Consiliare e invitiamo i partiti politici, le associazioni e i cittadini a costituirsi Parte Civile per il recupero delle somme che sarebbero dovute confluire nelle casse del Comune (e come multe e come tasse) oltre, naturalmente, che per i danni ambientali.
SINISTRA UNITA per Civitella d’Agliano
- Uno Notizie Civitella d'Agliano -
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