VITERBO (UnoNotizie.it)
Abito in via Emilia, una vietta del quartiere Pilastro, a Viterbo.
Dalla finestra della mia sala da pranzo ammiro da molti anni la bellissima cinta muraria della città, in tutta la sua imponenza, che finisce con la splendida chiesa della Trinità.
Tra i piedi delle mura e la strada sottostante c'è una lunga lingua di terra che fino ad oggi ha contribuito alla bellezza di questo scorcio di Viterbo, con i suoi rigogliosi alberi, piante e vegetazione selvatica che ne conferiva l'aspetto di un autentico piccolo bosco dentro la città.
Qualche volta, in passato, ho avuto modo di addentrarmici e l'atmosfera di incanto che si viveva riusciva a proiettarti in tempi e luoghi lontani, di una Viterbo che non c'è più.
Erano luoghi senz'altro magici nella loro unicità.
Dico "erano" perchè da circa un mese è cominciata un'opera che molti definiscono di bonifica, ma che per me è di autentica devastazione, dato che tutto quello che era vita è stato stroncato e tagliato.... molti direbbero "pulito".
Ora quel mondo incantato non c'è più. La storia e la magìa che custodiva sotto le sue fronde e i suoi anfratti hanno lasciato spazio al nulla... probabilmente in attesa di una bella colata di cemento purificatore.
E per farci cosa poi?
Questo lo chiedo a voi che magari ne sapete più di me.
Ipotizzo: un bel parcheggio? Magari a pagamento?
Mah, alla guida della nostra Amministrazione cambiano le persone ma non cambiano le "capocce", dicono a Viterbo.
lettera firmata
- Uno Notizie Viterbo -
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