TARQUINIA - VITERBO (UnoNotizie.it)

Le esternazioni dell’attuale sindaco di Tarquinia, Mazzola (che può permettersi di “solleticare” [sic!] un Signor Prefetto…), sulla questione degli autovelox lasciano, a dir poco, esterrefatti per la totale assenza di coerenza e di autocritica, al limite della sfacciataggine demagogica e politica.

E’ infatti più che lecito domandarsi come può sostenere il signor Mazzola di vedere “finalmente riconosciuta la battaglia che ho sempre portato avanti per disciplinare l’uso degli autovelox” quando giusto due anni fa (con la nuova amministrazione appena insediata…) le pagine dei giornali riportavano le lamentele di cittadini indignati per l’astuto posizionamento da parte della Polizia Locale di Tarquinia in curva lungo l’Aurelia.
In quella occasione lo stesso Mazzola, suonando un vecchio disco rotto, definì “attacchi strumentali” le più che legittime critiche degli automobilisti bollandole come “sterile polemica politica” avendo “la circolazione le sue regole”. Che siano le stesse regole che hanno costretto l’Amministrazione Mazzola a rifare in tutta fretta la segnaletica orizzontale di via IV novembre-via delle Croci…?! Mah!

La prevenzione di cui Mazzola si riempie la bocca e tenta di riempire la testa dei cittadini/elettori è forse legata a quei rilevatori di velocità che, egli stesso, in qualità di Assessore Provinciale, fece piazzare lungo le strade provinciali di accesso a Tarquinia proprio a ridosso delle scorse elezioni comunali?  Bella prevenzione! Giacché, ormai spenti e fuori uso, possono essere a ragione definiti dei veri e propri monumenti allo spreco, essendo stati dichiarati, tra le altre cose, irregolari.

Ma con quale coerenza, oggi, Mazzola osa ancora tornare sull’argomento autovelox? Per quale scopo? Ed a quale scopo, Mazzola si preoccupa delle “minori entrate per i comuni più piccoli”, lui che ha già risolto il problema del bilancio comunale grazie a convenzioni triennali ultramilionarie?
Che sia già iniziata la campagna elettorale per le provinciali e le regionali del prossimo anno? Se così fosse, ai cittadini non resterebbe che essere preoccupati. Per il Lazio, per Viterbo, e per Tarquinia!
 
Dott. Roberto Tomassini


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