VITERBO (UnoNotizie.it)
Intendo denunciare una gravissima situazione che sta colpendo gli agricoltori laziali ed in particolare quelli della Maremma viterbese.
I ripetuti eventi alluvionali che, a decorrere dal 2004, hanno provocato fenomeni esondativi delle aste principali di competenza dell'ARDIS, del torrente Mignone, fiume Marta, Foce del Fiora e torrente Timone, hanno arrecato ingenti danni alle pianure circostanti con gravissime perdite di reddito per la proprietà consorziata interessata senza che, da parte dell'ARDIS, fosse provveduto, a tutt'oggi, ad alcun intervento di ripristino.
All'inizio dell'estate si è peraltro verificata un'intensa pioggia con grandinate che, a causa della carenza manutentoria delle aste pubbliche, ha nuovamente causato esondazioni e perdite di decine di ettari già attrezzati per colture su cui gli agricoltori avevano già investito ingenti somme di danaro.
L'assessore Zaratti aveva assicurato che, con i fondi della protezione civile, sarebbe stata quantomeno finanziata una manutenzione degli alvei del Mignone e del Marta.
La delibera n. 419 di fine Maggio della Giunta Regionale ha, peraltro, ripartito 30 milioni di euro in tre anni, assegnandone 20 milioni all' ARDIS e 10 milioni (sempre in tre anni ) a tutti i Consorzi di bonifica del Lazio.
Sottolineo la singolare circostanza dell'assegnazione dei due terzi dei fondi all'Agenzia regionale stessa, e solo di un terzo ai Consorzi degli Agricoltori e che in questo riparto non si fa peraltro cenno alle località dell'Alto Lazio che furono proprio tra le più colpite dagli eventi degli anni scorsi e che potrebbero ora veder di nuovo compromettere i raccolti a causa della carenza manutentoria.
Non credo di dover sottolineare le condizioni dell'agricoltura e cosa significherebbe una ulteriore perdita di reddito per un territorio come quello di cui stiamo parlando.
Sono certa che l'omissione, attribuibile ad una superficiale dimenticanza, possa essere sanata con un intervento straordinario, prima dell' inizio della stagione autunnale, al fine di non compromettere ancora le condizioni ambientali e quelle finanziarie, di un territorio che di agricoltura vive.
Come gli assessori Valentini e Zaratti ben sanno, la questione è stata già sollevata dal Consorzio di Bonifica Maremma Etrusca, competente per territorio, e mi aspetto quindi che al più presto possa essere convocato, affinché si possa prevenire quella che, in queste condizioni e con questi rimedi, appare già una “catastrofe” annunciata.
Sen. Laura Allegrini
- Uno Notizie Viterbo -
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